Il “Muletto” va al Real Piangrande, ma a vincere è stata tutta Barga

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BARGA – Ha vinto il rione Real Piangrande, ma anche in questo caso ha vinto Barga intera. Che si è ritrovata, quasi senza aspettarselo, unita come non mai intorno ad una festa rionale che mancava dal tempo, ma la cui storia i barghigiani hanno dimostrato di sentire ancora forte partecipando in modo davvero entusiastico e senza divisioni, una volta tanto, alla Festa della Campagna ed alla Corsa del Muletto; nella riedizione, voluta da un manipolo di persone con in testa i fratelli Giacomo e Giorgio Cella da una parte e il presidente del Barga Leonardo Mori dall’alta a tirare le fila.

Nessuno tra il pubblico ieri sapeva che cosa aspettarsi ed è stata per tutti una più che piacevole sorpresa soprattutto vedere l’impegno ed il bel lavoro messo in campo dai quattro rioni che in pochissimo tempo, solo pochi mesi, hanno messo insieme una macchina organizzativa che ci vogliono anni di esperienza a mettere in campo.

La vittoria, per la somma dei punteggi ottenuti nelle varie competizioni con in testa naturalmente la corsa del muletto e la presentazione del carro allegorico, della coreografia e nella realizzazione del muletto (che ricordiamo era di cartapesta e doveva essere condotto da quattro gambe umane ed un fantino) è andata al giallorosso Real Piangrande che si è aggiudicato anche la corsa del Muletto, in un finale di gara, giusto per dimostrare quanto fosse sentita la manifestazione, in cui qualcuno ha invocato anche il Var come nella più titolata competizione calcistica internazionale. Vittoria, bene sottolinearlo però, senza sé e senza ma, meritata e sicuramente supportata da un rione molto ben organizzato e con una larghissima schiera di partecipanti, il più numeroso senza dubbio, e che ha fatto un gran lavoro anche nella parte dello spettacolo con la direzione artistica della Sonia Guidi

A dire la verità a noi sono piaciuti tutti i rioni, dal montanaro e azzurro Porta Macchiaia che in alcune gare come il tiro alla fune non ha avuto eguali sotto la direzione del Paolo Bacci e con alla fune oltre a tre marcantoni della montagna ha avuto anche una figlia d’arte come la Stefania Giovannettti (il Giovannino da lassù avrà sicuramente apprezzato la vittoria), al viola Porta Reale.

E forse ci è piaciuto ancora di più il rione La Piana, il verde arancione di San Pietro in campo, il più piccolo come partecipanti ed il più giovane come interpreti; che ci hanno messo davvero tanto impegno ed entusiasmo e che alla fine sono stati omaggiati da un caloroso applauso da tutti gli altri rioni.

Per quanto riguarda carri e coreografie, Porta Reale con il suo colore viola, proponeva una versione speciale dello stemma di Barga e del “Mulo di Troia” con tanti personaggi della mitologia greca a raccontare una storia speciale. Ad aprire la sfilata invece il Rione di Porta Macchiaia con i colori bianco e azzurri che, coinvolgendo anche tutta la montagna, ha giustamente dedicato il tema ai boschi, alle montagne, alle leggende dell’Appennino con il titolo “Il bosco incantato”.

C’era poi il rione La Piana con una partecipazione garantita in particolare dai giovani di San Pietro in Campo e con un carro a tema della campagna, come è giusto che sia a rappresentare le piane barghigiane. Infine, a chiudere la sfilata il Rione giallorosso del Real Piangrande  con una Barga racchiusa in un mappamondo che si apriva e si chiudeva ed un tema dedicato all’immigrazione ed emigrazione, con le bandiere e tante rappresentazioni delle genti di tutto il mondo, dalla Scozia al Messico, dal Brasile agli “States”.

Il corteo è stato aperto dal “cencio”, scortato dai cavalli e cavalieri coordinati dal Federico Biagioni, ed anche dai muli del Luigi Guidi che li ha portati dalla Val di Corsonna per l’occasione.

Tra i momenti più belli  di domenica 20 luglio, sicuramente a sfilata per le vie di Barga ed anche la corsa del muletto che è stata talmente intensa che sembrava di essere al palio di Siena con i sostenitori ad inseguire ed incitare gli sbandanti ma veloci muli umani; con quello di Real Piangrande che alla fine ha battuto di poco il mulo di Porta Macchiaia.

Insomma è ripartita con il piede giusto questa manifestazione e ora, pensando al prossimo anno, non si può che fare meglio e crescere ancora perché ci sarà ancora più entusiasmo.

Il cencio, lo storico cencio di Cesare Puccinelli che custodiva gelosamente l’Enzo Simonini tra i ricordi di Barga, se lo è aggiudicato il Real Piangrande ed anche il Trofeo del Muletto realizzati dallo scultore Luigi Paolini, ma un pezzetto di questi trofei va moralmente a tutti i partecipanti dagli organizzatori, ai partecipanti dei rioni a tutti gli altri; ed un pezzetto ancora più grande se lo merita anche Barga interna che, quando è unita e guarda avanti senza distinguo, ma e però vari, è davvero forte e può fare grandi cose.

 

Commenti

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  1. Vero Luca!
    Ha vinto tutta Barga, perché è stata una festa meravigliosa!
    Partecipata da tutti con tanta emozione e voglia di esserci, dentro e fuori come spettatori,.
    Chi non c’era non sa cosa ha perso!

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