Fornaci senza frontiere. Parla il rione Caterozzo

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FORNACI –  Mi permetto di scrivere queste righe che parlano di Fornaci anche se non sono fornacino di nascita, ma dato che ormai ho passato qui quasi metà della mia vita, mi ritengo fornacino  di adozione. Perché questa premessa?? Perché  sono arrivato qui sul finire dello scorso secolo e non ho vissuto personalmente le precedenti edizioni dei Rioni, ma ne ho solo sentito raccontare. Così, quando al Cinema Puccini, è stata presentata l’idea (anche se in realtà qualche notizia l’avevo già avuta), ho pensato di vivere in prima persona questa esperienza, che sarebbe stata entusiasmante. E tirando le somme, a bocce ferme, così è stato. È stata bella la fase di preparazione , quando abbiamo cominciato a ritrovarci per organizzare le squadre per i giochi, nonostante ci fossero persone che non conoscevo e che non mi conoscevano. La sintonia è stata immediata dal primo momento.  È stato bello quando  ci siamo trovati a cena insieme, serata che ha contribuito a concentrare gli intenti di fare grande il nostro Rione. È stato bellissimo addobbare e vedere addobbato tutto il Rione con il nostro colore giallo, che sarebbe  facile e retorico definire  bello come il sole ma che si, è proprio bello così.

Giallo, che per me ha un significato doppio, perché è anche uno dei colori del Rione dove sono nato nella mia città di origine. E vedere, che a quasi un mese dalla fine dei giochi, questo colore è ancora dominante in tutto il Caterozzo, ci da’ gioia. Ma l’emozione di tifare e di giocare per questi colori è stato qualcosa di impagabile e che penso ognuno di noi si porterà sempre dentro. Non abbiamo vinto, ma ce la siamo cavata bene in tutti i giochi e chi ha partecipato ha dato tutto ed è questo che conta.  Se mi permettete vorrei dire che il tifo e le coreografie piu’ belle hanno avuto il  giallo come colore dominante. Colore che splenderà anche nella cena che faremo il 26 luglio per ritrovarsi a  festeggiare .Emozionante, poi il finale che,  al di là della proclamazione,  della classifica e del Rione  vincitore, a cui rendiamo   pieno merito, e’ stata  la fusione dei quattro colori  al Campo Sportivo questa e’  stata l’apoteosi del  successo della. Manifestazione ed il giusto tributo a chi ha lavorato tanto per realizzarla. Sarebbe l’ora dei ringraziamenti ma non mi piace fare nomi per la paura di dimenticarmi qualcuno. Però un plauso lo faccio a tutto il Rione, a chi ha partecipato, a chi ci ha rappresentato nell’organizzazione, a  chi ha preparato bandiere, striscioni, cori e coreografie e a chi ci ha sostenuto dalle tribune facendo tifo infernale. Dobbiamo solo riprovarci e fare del nostro meglio anche la prossima volta “Forza Caterozzo !”

 

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