BARGA – Stamani, 11 luglio, al Podere ai Biagi di San Pietro in Campo, nel comune di Barga si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei risultati del progetto R.I.T.A. (Rigenerazione, Inclusione persone con disabilità e anziani, Territorio, Agricoltura sociale/agri-cultura)
E’ stato mostrato l’edificio rurale che fa parte del Podere che nell’ambito del progetto, sostenuto dal GAL MontagnAppennino nel quadro del programma di sviluppo rurale 2014 – 2020 della Regione Toscana, all’interno del bando “progetti di rigenerazione della comunità”, è stato ristrutturato e recuperato. Per il momento per metà, anche se gli enti coinvolti sono già allo studio per trovare nuovi fondi. Il primo intervento ha visto il recupero strutturale dell’immobile che era poco più che un rudere, procedendo al suo consolidamento antisismico ed al rifacimento del tetto. E’ stato poi recuperato ed è già a disposizione il primo piano. L’edificio, noto come “Casa Vecchia”, oggi conta su almeno 3 posti letto in spazi completamente accessibili: sono luoghi di ospitalità e accoglienza di breve periodo per persone con disabilità o in situazioni di svantaggio e vulnerabilità e per loro famiglie. Insomma il grosso del lavoro è stato fatto e Casa vecchia può iniziare a svolgere il suo ruolo di accoglienza.
A inaugurare l’edificio sono stati il sindaco di Barga Caterina Campani, l’assessore alla sanità e alle politiche sociali Maresa Andreotti, la vice-presidente della Fondazione ai Biagi Luana Bernardi con i suoi genitori Agnese e Marino Bernardi e il fratello Amedeo, il proposto di Barga don Stefano Serafini, il direttore tecnico del GAL Stefano Stranieri, il direttore della Zona distretto della Valle del Serchio dell’Azienda Usl Toscana Nord-Ovest Fabio Costa insieme ai referenti delle organizzazioni partner del progetto.
I più emozionati durante la mattinata Luana Bernardi e sua famiglia. Oggi per tutti loro è una giornata importante. Il progetto del Podere sociale dei Biagi nasce infatti da lontano, da circa un decennio fa quando la famiglia, una tradizionale famiglia contadina dedita al lavoro dei campi, decide di realizzare un podere sociale, un luogo dove avvicinarsi alla natura ed all’agricoltur; pensato in particolare per le persone con diverse abilità. Da allora di strada quel progetto ne ha fatta tanta, sempre sostenuto da Parrocchia e Istituzioni locali, ma anche il GVS di Barga, ma oggi arrivando ad avere il sostegno, la collaborazione, la condivisione degli obiettivi con un totale di 26 tra enti e associazioni partner del Podere Ai Biagi.
A Casa Vecchia ed alla sua realizzazione oggi si arriva principalmente, come detto, grazie al sostegno che è venuto da GAL con un investimento nel progetto di oltre 250 mila euro: “È veramente emozionante per me e per la mia famiglia essere arrivati all’inaugurazione della Casa Vecchia ristrutturata – ha detto Luana Bernardi –. Vogliamo ringraziare il GAL e tutto il partenariato per la collaborazione e il lavoro svolto insieme in questi anni, ognuno secondo le sue possibilità e le sue competenze. Per noi oggi costituisce il punto di arrivo di una tappa di un percorso iniziato più di dieci anni fa e che ora continuerà in altre forme, ma sempre con il fine della solidarietà e dell’accoglienza, insieme a tutti gli enti e le associazioni che costituiscono la rete del progetto R.I.T.A. e agli altri che si vorranno aggiungere”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla prima cittadina di Barga Caterina Campani soffermandosi sull’operazione che da iniziativa di rigenerazione comunitaria con la riqualificazione degli spazi di una vecchia casa colonica ha portato alla realizzazione di una struttura dedicata all’accoglienza, all’ospitalità e alla relazione delle persone fragili, di chi ha bisogno di sostegno, anche solo temporaneo. Di proposte come quella dei Biagi, che abbiano questa caratteristica residenziale c’è una grande necessità nel territorio; un bisogno che oggi qui ha trovato indubbiamente una importante risposta.
Ora dobbiamo continuare nell’opera e nell’impegno per andare a completare l’opera”; che porterebbe alla realizzazione al secondo piano di un altro ambiente dove poter risiedere.
La sindaca ha anche ricordato che il Comune nel progetto ha portato a termine la riqualificazione del vecchio sentiero che dal podere ai Biagi conduce al paese: “Abbiamo in tal senso – ha anche detto – molto apprezzato il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli abitanti della frazione di San Pietro in Campo, proprio perché questa ‘rigenerazione’ sarà davvero un’opportunità anche per tutto il paese”
Grazie al progetto R.I.T.A. la comunità è stata coinvolta nell’animazione degli spazi e nella promozione di occasioni di inclusione per tutti, con la partecipazione dell’Asl Zona Distretto Valle Del Serchio. Il progetto è stato l’avvio di un percorso nuovo per la cui concretizzazione la Fondazione per la Coesione Sociale ha elaborato uno studio, presentato nel corso della mattinata, intitolato “Note di analisi e sviluppo del progetto R.I.T.A.”. Nella pubblicazione, curata dalla direttrice della Fondazione per la Coesione Sociale Donatella Turri, da Nico Cerri e da Luca Gori, Paolo Addis, Martina Francesconi e Elena Salamino del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini.
La pubblicazione analizza il contesto territoriale e sociale del progetto; il ruolo della Fondazione Ai Biagi con un’analisi di possibili piste di lavoro a partire dal confronto con alcune buone pratiche sulla scena nazionale; la riflessione del partenariato sul futuro del progetto R.I.T.A.; spunti sulla sostenibilità del progetto stesso e gli assetti futuri; un business plan per la Fondazione Ai Biagi e l’analisi del progetto nel contesto lucchese. Un contributo fondamentale per costruire insieme il futuro del Podere e della nuova Casa Rita.
Lo studio inaugura la nuova collana Tracce, del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini, dedicata al racconto di esperienze interessanti nel campo dell’amministrazione condivisa e del terzo settore.
Prima degli interventi istituzionali e della presentazione del progetto c’è stata l’inaugurazione di Casa Vecchia, con la benedizione anche del proposto di Barga che poi ha regalato alla famiglia Biagi una immagine di Santa Rita, ringraziando questa famiglia per aver portato avanti e realizzato questa realtà con impegno e amore, collegandosi con tante forze del territorio e valorizzando il Podere Ai Biagi; facendolo diventare un’azienda agricola sociale che ha prodotto buoni frutti non solo per la terra ma per la comunità: “Si è voluto dare valore immateriale alla cultura agricola trasmettendola a molti ragazzi, giovani e adulti che qui si sono incontrati condividendo l’arte della coltivazione della terra”.
Sul Progetto RITA e sulla Casa Vecchia luogo di accoglienza per persone speciali, ha aggiunto che questo è stato un altro progetto bellissimo per cui ringraziare Luana e la sua famiglia per la loro sapiente laboriosità e tutte le istituzioni ed i partner che hanno creduto in tutto questo.
Alla presentazione hanno preso parte anche i rappresentanti delle realtà aderenti al progetto: l’associazione culturale Venti d’Arte, la Fondazione per la Coesione Sociale, l’Agricola Calafata, l’Istituto Comprensivo Coreglia Antelminelli. Grazie anche all’apporto dei partner, il progetto in questi anni ha organizzato incontri, laboratori di teatro e arti performative nel contesto dell’azienda agricola con il coinvolgimento degli studenti e attività di agricoltura sociale. Oltre alla riqualificazione del sentiero che collega il Podere con il centro polivalente di San Pietro in Campo e l’oratorio parrocchiale con la nuova segnaletica.
Lucia Morelli, presidente di Venti d’Arte ha sottolineato nell’occasione che questo spazio “sarà una casa per chi vuole coltivare idee, relazioni, percorsi formativi ed espressivi”. Il coordinatore artistico e progettuale Francesco Tomei ha affermato che questo è: “un luogo di passaggio e di permanenza, dove si intrecciano storie, ricerche, linguaggi. Un’officina agri-culturale in cui agricoltura e discipline artistiche sono uno strumento per comprendere, trasformare e radicarsi”.
Lascia un commento