CASTELNUOVO – «Una sospensione estiva per salvaguardare i mesi di luglio e agosto e le iniziative in programma e un nuovo confronto con il Comune per il prosieguo dei lavori». Confcommercio Lucca&Massa Carrara e l’associazione Compriamo a Castelnuovo intervengono sul cantiere in atto in piazza Umberto I, la piazza principale del capoluogo garfagnino, iniziato a febbraio e ancora in corso in queste settimane. Il Comune di Castelnuovo ha vinto un bando per la ripavimentazione di gran parte del centro storico (via Farini, piazza Umberto I, via Vittorio Emanuele e via Garibaldi), un intervento stimato in circa 140 giorni di calendario a cui però si sono aggiunte anche le opere riguardanti i sottoservizi (Gaia, Enel etc). Tutto ciò ha trasformato piazza Umberto I in un cantiere con notevoli disagi e un pesante danno economico a carico delle attività coinvolte.
«Da dicembre a oggi, abbiamo fatto ben 14 incontri ufficiali con l’amministrazione e i tecnici, senza contare i vari contatti informali che sono intercorsi tra le parti – commenta il presidente dell’associazione e membro di giunta Confcommercio, Andrea Baiocchi – le attività stanno pagando un caro prezzo e si rende necessario uno stop dei lavori per garantire il lavoro almeno durante i due mesi centrali dell’estate. L’amministrazione ci ha chiesto un parere sull’avanzamento del cantiere e i nostri associati, a maggioranza, hanno optato affinché a luglio si fermino i lavori con via Farini e via Vittorio Emanuele completate e anche oltre metà di piazza Umberto I. Resta da fare una parte, appunto, della piazza principale e via Garibaldi. Inizialmente, l’amministrazione ci aveva garantito uno stop già al 16 giugno, ma poi la programmazione è slittata e quindi abbiamo optato per lo stop al 2 di luglio.
Torneremo ai tavoli con amministrazione e tecnici per discutere della tempistica perché oltre ai mesi estivi, diventa fondamentale salvaguardare il lavoro anche per il periodo natalizio». Nonostante il dialogo sia stato costante, poco si è potuto fare sull’impatto dei lavori. «Si stimano perdite di circa il 30% e oltre – dice Baiocchi – in un momento già molto complicato. Il nostro compito è sensibilizzare l’amministrazione su questo e portare la voce dei nostri associati. Per vari imprevisti, ci troviamo purtroppo con una situazione che cambia rapidamente dando poche certezze quando per noi imprenditori è fondamentale la programmazione».


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