BARGA – La scorsa settimana a Barga si è svolto un incontro con tema il costruendo asilo nido in Piangrande. I Custodi degli alberi e del suolo di Barga che avevano richiesto l’incontro non si sono detti soddisfatti delle risposte ricevute e ribadiscono quindi in questo comunicato il loro “No alla cementificazione di Nebbiana”
Tra le cose stigmatizzate dai Custodi che chiaramente sono in contrasto pieno su questa amministrazione comunale, il fatto che la riunione sia stata concessa solo quando le ruspe erano già sui prati; “il fatto che finora dunque il Comune non ha dato, scrivono, ascolto alla popolazione, come già accaduto per il taglio dei cedri”.
“Per quanto l’Amministrazione abbia dichiarato, a voce, che non c’erano alternative alla localizzazione del nuovo asilo nido in Nebbiana, in realtà non è stata fatta nessuna valutazione tecnica sulla rigenerazione di edifici scolastici esistenti nel territorio comunale, né sull’ampliamento del nido di San Pietro in Camp – scrivono i Custodi – Manca anche una valutazione costi benefici. Manca, insomma, una pianificazione seria. È stata fatta la cosa più semplice: si è colto un finanziamento che passava e si è dato l’incarico a costruire.”
Ad essere criticato anche il fatto che si costruisca l’asilo vicino ad un ripetitore e quindi in un luogo con maggiore inquinamento elettromagnetico, anche se l’amministrazione ha chiaramente detto che si impegnerà a spostare il ripetitore. Soluzione a cui i Custodi non credono e si chiedono chi iscriverà così i bambini a quel nido. Comunque sia per i custodi è necessario togliere le antenne prima di edificare l’asilo.
Criticata anche la scelta di “sfilacciare il tessuto urbano del centro” decentrando delle scuole che sono anch’esse la vita della comunità
I Custodi degli Alberi e del Suolo chiedono poi all’Amministrazione che venga quantomeno decementificata un’area equivalente, iniziando prima di tutto a rinaturalizzare piazza Pascoli con prato e numerosi alberi, in linea con la storia di quell’area. Per i Custodi una scelta obbligata perché, come dichiarato, scrivono, anche dall’esperto convocato a Fornaci nei giorni scorsi, Antonio Mori: “A causa del taglio dei due cedri, quest’estate avremo un aumento delle temperature, con colpi di calore anche di 10 gradi superiori alle scorse estati. Per non parlare delle polveri sottili che, anziché essere assorbite dai cedri, verranno depositate nei nostri polmoni”.
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