Presentato il progetto di risistemazione di Ponte a Serraglio

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BAGNI DI LUCCA – Un progetto dell’amministrazione provinciale per sistemare Ponte a Serraglio a Bagni di Lucca e metterlo in perfetta sicurezza. Questo quanto è stato illustrato dal presidente della Provincia, Luca Menesini, ieri sera (mercoledì 31 luglio) al Casinò di Bagni di Lucca, assieme al dirigente del settore competente dell’ente di Palazzo Ducale, Ing. Pierluigi Saletti e i tecnici che hanno seguito il progetto.

 

I lavori – che, una volta reperita la copertura finanziaria, avranno un costo di circa 5 milioni di euro -, riguarderanno un tratto di strada che si trova tra la SP18, in prossimità del torrente Lima: in particolare, il tratto di strada che sarà interessato dalle opere di risistemazione è quello che va dal km 0+050 al km 0+650 e che è stato diviso in settori indipendenti, al fine di realizzare l’opera anche non simultaneamente e, quindi, limitare al massimo i disagi per la viabilità.

 

«Se da una parte la sicurezza del ponte è assolutamente prioritaria – commenta il presidente della Provincia, Luca Menesini – dall’altra è nostra intenzione realizzare l’opera creando il minor disagio possibile alla popolazione. Per questo sono previsti due macro-interventi: il primo sulla struttura del marciapiede e il secondo di restauro del paramento del muro di contenimento sul torrente Lima».

 

I lavori che andranno a rinforzare la struttura del marciapiede riguarderanno un tratto di circa 600 metri e, dopo aver restaurato il muro di contenimento, si procederà con la demolizione della struttura a sbalzo soprastante e la conseguente realizzazione dell’intero tratto stradale a sbalzo, che avrà una larghezza di un metro e mezzo. La nuova struttura rispetterà perfettamente quella che era la sezione architettonica precedente e la finitura del percorso pedonale sarà realizzato in asfalto-natura, sostituendo, in questo modo, l’attuale conglomerato bituminoso degradato.

Ma l’opera guarda anche al futuro e all’implementazione del transito pedonale sul ponte: per favorire questa tipologia di transito, saranno effettuati due spartitraffico pensati proprio per la protezione dei pedoni e che, a tratti, saranno interrotti dalle strisce pedonali.

Anche il paramento murario sarà oggetto di intervento migliorativo: sono, infatti, previste operazioni di disinfestazione generalizzata dalla micro-vegetazione, rimozione della crosta nera con apparecchi aerobrasivi, stuccatura dei giunti e integrazione degli elementi lapidei mancanti. Per quanto, invece, riguarda le albertature, sono previsti tutti gli accorgimenti del caso per la salvaguardia dei due platani che si trovano alla fine del tratto dove saranno effettuati i lavori, sul lato verso Fornoli. I restanti alberi, di recente piantumazione, saranno sostituiti o ricollocati per permettere l’inserimento della nuova struttura del marciapiede.

 

CENNI STORICI – Lo sviluppo di Bagni di Lucca in periodo napoleonico include la ristrutturazione generale delle Terme, la riqualificazione degli stabilimenti termali, il potenziamento del sistema ricettivo ed una più funzionale e idonea rete di collegamenti viari. L’intento era quello di unire un insieme di piccoli paesi ed insediamenti puntuali in un unico corpo urbano d’insieme, con una specie di piano urbanistico strutturato in interventi paralleli in armonia tra di loro. Aspetto rilevante e significativo, la crescita urbana di Bagni di Lucca era senz’altro quello di ristrutturare ed ampliare la rete viaria esistente interna ed esterna al comune per il raggiungimento della città termale e la fruizione degli stabilimenti e servizi locali. Ponte a Serraglio insieme a Bagni di Lucca Villa diventa uno dei principali centri di sviluppo del fondovalle legati alle terme. I viali e i sentieri di collegamento tra i centri del fondovalle ed i centri termali assumono un ruolo fondamentale diventando parte integrante del paesaggio termale e dell’immagine della località di villeggiatura. I Baciocchi ripristinano le strade esistenti e ne costruiscono di nuove tra le varie località, ai viali principali che collegano le località di Bagni di Lucca, il viale tra il Ponte a Serraglio e la Villa e quello tra il Ponte a Serraglio e i Bagni Caldi, viene aggiunta la via Letizia, con un nuovo tracciato. I Baciocchi introducono a Bagni di Lucca un nuovo tipo di viale e di sentiero del tutto simile a quello usato nei parchi paesistici anglosassoni. Con l’avvento dei Borboni avvengono alcuni cambiamenti nell’impostazione dello sviluppo urbano del centro termale e nel maggio del 1818 Maria Luisa nomina una commissione speciale per la sorveglianza dei bagni, alla quale competono gli immobili pubblici, le passeggiate e le strade. I primi interventi urbani proposti riguardano la viabilità, che nella stagione estiva risulta disagevole per l’affollamento, e tendono a ampliare e rettificare le vie di comunicazione principali e crearne di nuove, come quella che dalla piazza del Ponte a Serraglio sulla riva destra della Lima giunge fino al torrente Camaiore. Nel periodo borbonico le grandi trasformazioni si concentrano nei centri del fondovalle, scelti come nuovi centri di sviluppo della località termale, vengono modificati per adeguarsi alle nuove necessità create dal grande flusso di turisti. La piazza del Ponte a Serraglio, sulla riva destra della Lima, diventa luogo di ritrovo dei villeggianti e rappresenta lo snodo verso gli stabilimenti termali, accrescendo la sua importanza con l’apertura del nuovo viale del Camaiore. La nuova strada di collegamento tra la piazza ed il torrente Camaione viene progettata nel 1819 per volere di Maria Luisa di Borbone al fine di creare un viale di passeggiata, di sviluppo urbano e probabilmente di collegamento con i nuovi bagni termali presso la sorgente alla Cova detta Cardinali, progettati nel solito anno da Lorenzo Nottolini. Fino all’inizio del sec. XX la strada lungo la Lima era delimitata da una fila di alberi posti a ridosso di un parapetto in muratura, evidente dalla documentazione fotografica di quel periodo. In una fase successiva il parapetto in muratura viene sostituito con un altro in ferro lavorato ed è riscontrabile nelle immagini di fine anni Trenta del XX secolo ed è ancora presente in alcune foto scattate tra il 1960 e il 1965. Non ci sono dati certi su quando è avvenuto il cambio del parapetto ma in un’immagine databile 1910. Dalla documentazione e da un’analisi dei materiali e della tecnica costruttiva è possibile dedurre che il marciapiede a sbalzo sul fiume è stato costruito negli anni 60 del ‘900, probabilmente verso la metà.

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