Fantozzi (FDI) ” Tuteliamo i negozi di vicinato della Toscana anche con accordi fra le forze politiche, per il bene dei nostri cittadini”.

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TOSCANA – “Da alcuni giorni sto seguendo l’analisi che sulla stampa nazionale e locale segue la pubblicazione di dati molto inquietanti sulla chiusura selvaggia di negozi : 111mila in Italia e in Toscana hanno cessato la loro attività ben 2500 negozi di vicinato, con un ricambio irrisorio e una stima di vita di un negozio che apre che non supera i 18 mesi di attività. “

Così Vittorio Fantozzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia che continua:

“Numeri preoccupanti, perché vanno a colpire il tessuto economico e sociale spesso di realtà piccole e disagiate, dove il negozio è molto di più di una rivendita di prodotti, ma un presidio sociale importantissimo .
Leggo che ad Empoli la giunta di sinistra ha accolto una proposta di Fratelli d’Italia varando un regolamento per la tutela dei negozi storici. Si tratta dell’applicazione di concetti che ho inserito in una mozione dello scorso 21 dicembrein cui invitato la Giunta Regionale a stanziare adeguate somme per finanziare progetti volti appunto alla salvaguardia di questi esercizi commerciali.
Voglio pensare che quanto successo a Empoli possa essere  di insegnamento al resto della Toscana e possa  condurre verso una convergenza virtuosa fra tutte le forze politiche rappresentate nelle varie assemblee per approvare provvedimenti ispirati a questo concetto.
Da parte mia sono sempre più convinto della necessità di operare in modo efficace su questo argomento, che sarebbe davvero un grande risultato per il futuro della nostra regione , specialmente in quelle zone interne e montane, dove lo smantellamento di questa rete commerciale di prossimità rappresenta un depauperamento assoluto di intere aree geografiche che spesso definiamo svantaggiate. Il mio pensiero è assolutamente condiviso da tutto il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, a partire dal capogruppo Francesco Torselli. Siamo  pronto a fare la nostra parte, portando magari il problema sui banchi anche del Parlamento Europeo”.

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