Centro Trasfusionale Valle del Serchio: il servizio non subirà modifiche.

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VALLE DEL SERCHIO – Purtroppo la riduzione degli organici, negli ultimi anni, ha investito tutte le specialità e l’intero territorio nazionale ed è riconducibile alla ormai nota carenza di sanitari”. La ASL Toscana nord ovest risponde al Sindaco Marco Remaschi che è intervenuto sulla diminuzione dei medici nei centri trasfusionali nella Valle del Serchio. “Nonostante la situazione sia complicata – sottolinea Fabrizio Niglio, responsabile dell’area trasfusionale della ASL Toscana nord ovest – siamo riusciti a mettere in campo diverse azioni specifiche. I colleghi dell’ospedale Versilia si sono resi disponibili a coprire un turno a settimana al centro trasfusionale di Lucca per sopperire alla mancanza di un medico che ha vinto il concorso in altra sede. Inoltre, la direzione ha autorizzato la copertura di 120 ore mensili in attività aggiuntiva ed ha stipulato un contratto per uno specialista ambulatoriale, un biologo e due contratti libero professionali per medici prelevatori”.

“Oltre a questi provvedimenti strutturali – continua il responsabile – l’area trasfusionale si è organizzata per sopperire alle carenze attraverso l’attivazione della televalidazione su Massa ed è iniziato il percorso per fare altrettanto al Versilia. Ciò ci permetterà di formare un pool di medici in grado di gestire notti e pomeriggi. Infine, ci è stata accordata la possibilità di utilizzare il recentissimo finanziamento Regionale in modo da garantire il mantenimento e l’incremento dell’attività di raccolta sangue e plasma”.

“Sicuramente anche l’attenzione alla sanità in Valle del Serchio dimostrata dalla Sindaca Caterina Campani e grazie alla sua sollecita collaborazione siamo riusciti, nonostante le difficoltà, a garantire l’organico. Si consideri che anche il centro trasfusionale di Lucca – afferma la direzione della ASL – ha registrato tre pensionamenti in un anno. La scarsità di medici ha condizionato anche l’esito dell’ultimo concorso regionale per medicina trasfusionale che, dato lo scarso numero di partecipanti, non ha consentito di reperire tutto il personale richiesto e necessario. Tuttavia, in collaborazione con il direttore del dipartimento della diagnostica e del responsabile dell’area trasfusionale, abbiamo messo in atto una serie di provvedimenti utili e necessari a mantenere in Valle del Serchio intatto il servizio, in attesa del reintegro pieno degli organici”.

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