Incontri con la letteratura italiana. Dal 21 aprile tante conferenze a Barga

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Il prossimo 21 aprile inizia a Barga il ciclo di Incontri con la letteratura italiana promosso da Fondazione Ricci, Comune di Barga, I.S.I. Barga, Istituto Storico sezione di Barga, Unitre Barga, che proseguirà fino al mese di giugno. Tutti gli incontri sono aperti al pubblico. Queste le date e i temi:

GIOVEDI’ 21 aprile ore 11,30 Aula Magna ISI Barga

Prof. Raffaele Donnarumma (Università di Pisa)
Ritratto di Giovanni Verga

 

GIOVEDI’ 28 aprile ore 11,30 Aula Magna ISI Barga

Prof. Andrea Palla

Il grande ardimento di “Marea”: l’affresco dei vinti. I quadro: “I Malavoglia”

 

VENERDÌ’ 6 maggio ore 17,00

Fondazione Ricci Barga

Prof. Berto Corbellini Andreotti

“Il Mastro don Gesualdo di Verga”

 

VENERDÌ’ 20 maggio ore 17,00

Fondazione Ricci Barga

Roberto Merlino regista

Proiezione del Cortometraggio “Pisa, donne e Leopardi”

 

SABATO 4 giugno ore 17,00

Fondazione Ricci Barga

Dott.ssa Sara Moscardini

“Antologia della lirica pascoliana. Pier Paolo Pasolini rilegge Pascoli” 

 

VENERDÌ’ 25 Giugno ore 17,00

Fondazione Ricci Barga

Associazione Amici di Enrico Pea

Presentazione della ristampa anastatica del Moscardino” di Enrico Pea

 

Il ciclo inizia con il Centenario della morte di Giovanni Verga. Questa occasione permetterà di mettere a fuoco e valorizzare i temi e le qualità stilistiche di un autore collocato al centro della letteratura italiana del secondo Ottocento. Le sue novelle e i due romanzi -I Malavoglia e Mastro don Gesualdo- presentano un modello alternativo rispetto alla tradizione manzoniana e a quella della narrativa nazional-popolare che ebbero il maggior successo nel loro secolo. Verga non condivideva l’ideologia borghese, ottimistica, progressista prevalente tra gli intellettuali del suo tempo ed egli, con la sua opera, intese porre in evidenza piuttosto i limiti, le conseguenze negative prodotte dai cambiamenti economico-sociali e i terribili costi umani della “fiumana del progresso” e rivelò con lucidità priva di mistificazioni e di retorica le spaventose condizioni del mondo contadino siciliano. Ispiratosi alla lezione del naturalismo francese e del romanzo sperimentale di Zola, Verga seppe attivare con originalità tecniche narrative nuove un linguaggio flessibile modellato sul parlato e costruire vicende e personaggi di  rigorosa rappresentazione. Il ciclo di incontri promosso dalla Fondazione Ricci ripercorre le tappe e le intenzioni artistiche dell’autore con la conferenza del prof. Raffaele Donnarumma dell’Università di Pisa, i caratteri del grande quadro corale de I Malavoglia nella prospettiva di una narrazione dal basso nella conferenza del prof. Andrea Palla, l’ascesa sociale e il tracollo umano del popolano Gesualdo affermatosi a prezzo di una dura spietata lotta e infine travolto dalla logica dell’alienazione nella conferenza del prof. Berto Corbellini Andreotti. Il pubblico potrà così apprezzare l’attualità di un autore permeato di sconsolata umanità e capace di un consapevole rifiuto dei miti della modernità.

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