Il Duomo di Barga: ipotesi sulle origini.  Una conferenza promossa da Pro Loco e Comune di Barga.

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BARGA – Il Duomo di Barga ha da sempre interessato e incuriosito chiunque vi si sia avvicinato, e questo, potremmo dire, sin da quando siamo entrati nell’età contemporanea. Infatti è un monumento che nella sua maestosa unicità pare come posto su un enorme veliero costituito dalle case del Castello, che potrebbe essere quello che si raffigura anche nello stemma Barga. Così tra calmi e tempestosi mari, va navigando dallo ieri per seguitare il viaggio nei secoli a venire. Cosicché, pare proprio che il suo campanile sia un ammiraglio che a tutti i cittadini indica la via maestra, o meglio la giusta stella; ieri quella di Sirio, legata al patrono San Cristoforo, che proprio in fronte gli spariva a notte dalla vista dietro il Monte Forato, quel sembiante di un volto che con il Monte Pania, le ginocchia, ci ricorda Madre Natura che riposa dopo aver generato le bellezze del mondo.

Duomo di Barga e quel Monte Forato, per gli antichi lo gnomone del tempo che scorre, che al doppio tramonto, poi riconosciuto nel giorno 11 di novembre, indicava ai barghigiani, allora i “collinari di mezzo” degli antichi evi, che da quel dì sarebbe entrato l’Inverno e la catasta di legna fosse pronta per il domestico fuoco e la dispensa ben munita.

Domenica 24 aprile 2022, alle ore 16.15, parleremo ancora di questo monumento, che presenta molti misteri che, appunto, ancora oggi sono senza una convincente risposta. Si parlerà di questo tempio carissimo alla sacralità di Barga e l’appuntamento, organizzato da Pro Loco di Barga con il patrocinio del Comune, si terrà presso la Sala Del Consiglio.

Una giornata di studi coordinata dal dott. Giacomo Mrakic, che attuerà anche un intervento dal titolo “Il Duomo come simbolo d’identità e Libertà della comunità barghigiana”. Prima e dopo di lui altri relatori porteranno il loro contributo, cominciando da Pier Giuliano Cecchi, che inizialmente tratterà il tema “Nuove ipotesi sullo sviluppo del Duomo di Barga”, dopo di lui sarà la volta della dott.ssa Annalisa Marraccini con “Evoluzione storico-artistica del Duomo di Barga”. Terminerà il dott. Arch. Andrea Tenerini con “Famiglie feudali e maestranze “lombarde”: ipotesi di committenza tra Versilia e Garfagnana”.

Per chi volesse approfondire e capire maggiormente cosa si possa nascondere dietro le pietre del Duomo di Barga, non gli resta che muovere il passo verso l’antico Castello. Così udire ciò che i quattro relatori racconteranno di quello che un dì di centotrentotto anni fa, è il canonico Pietro Magri che parla, così definì nel suo libro “Il Duomo di Barga”: Non capita forestiere in Barga che non abbia la curiosità di visitare la nostra Chiesa principale chiamata comunemente il Duomo, e rimane entusiasmato al vedere in un piccolo paese come il nostro, un monumento così splendido, così sontuoso.

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