Danneggiato il dissuasore autovelox di Ponte all’Ania

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PONTE ALL’ANIA – Non sono già entrati in funzione che i vandali hanno già cominciato a danneggiarli. Parliamo dei box dissuasori che possono contenere l’autovelox e che il comune ha installato in dieci esemplari sulle strade più a rischio velocità ed incidenti del territorio. Quello danneggiato è il box presente a Ponte all’Ania,. Le foto in questione sono state scattate da Luca Mastronaldi, ex consigliere comunale e referente per Barga di Fratelli d’Italia che pur non condividendo in pieno la scelta di questi box, che secondo lui sono poco utili, proprio non capisce questo gesto:

“Cosa ci avete guadagnato? – dice rivolgendosi ai vandali – Basterebbe rispettare i limiti di velocità, indipendentemente da istallazione come questa.

Perché potrà anche non piacere questa soluzione, ma non è piacevole nemmeno essere investiti, come è successo più volte a Ponte all’Ania. Poi si può discutere su tutto, sull’utilità, se sono strumenti utili alla prevenzione o se servono a fare cassa ecc. ecc. Sulla stupidità però, non si può discutere.”

Commenti

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  1. Purtroppo troppa libertà non fa bene specialmente a chi vede tutto come un imposizione per me sono un ottima soluzione sai che ci sono sai che devi rallentare e rispettare i limiti perché non farlo rispettare il limite può salvare una vita, si vede che a questi vandali non interessa a loro interessa passare nei centri abitati a 100 all ora, bene questo è quello che partorisce una società senza senso civico, avanti così sarà sempre più bello…A ponte all ania mi è capito di fermarmi alle striscie pesonali per far passare i pedoni e la macchona dietro mi ha sorpassato pure scocciato è mancato nulla che stendesse le due persone che attraversavano, bene io credo che oltre al dissuasori ci vorrebbe pere una telecamera controllo traffico e incominciare a strappare qualche patente.


  2. Fermo restando che ogni atto vandalico va sempre condannato ritengo che ci siano diversi spunti di riflessione sull’argomento.
    Per esempio un risultato ottenuto ad oggi è che in prossimità delle colonnine , in modo particolare a ponte all’ania essendoci un limite di 30 kmh , è che gli automobilisti frenano bruscamente creando pericolo per se stessi e per chi li segue, il tutto nel nome della sicurezza.


  3. La tecnologia da sola non può bastare. Serve un presidio sul territorio di vigili. Più sulle strade, meno in ufficio.

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