Barga: il ringraziamento al personale di una paziente trattata con terapie monoclonali

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BARGA –  Una paziente dell’ospedale di Barga (G. l’iniziale del suo nome) ha inviato questo sentito ringraziamento alla dirigente infermieristica della Valle del Serchio Tiziana Nannelli e a tutti gli operatori che l’hanno assistita durante il trattamento con terapie monoclonali, effettuato – nella struttura di Medicina del “San Francesco” – a lei e ad altri pazienti positivi “eleggibili” per questi protocolli terapeutici.

Buongiorno, sono G., la paziente a quale hai tenuto compagnia mentre facevo i monoclonali, volevo ringraziare tutti voi che mi avete saputo tranquillizzare e fatto sentire una persona normale, perché diciamocelo, chi ha il Covid viene guardato in maniera diversa.

Sono arrivata spaventata perché si entra in un mondo dove tutto è diverso.

Voi con quelle tute, guanti, mascherine e visiere che sembrate usciti da un film di fantascienza, ma poi arriva la vostra voce così calorosa e rassicurante, i vostri occhi che accolgono con il sorriso e che mi dicono di stare tranquilla che passerà tutto nei migliori dei modi.

Dovete muovervi e lavorare dentro quelle tute impossibili e respirare in quelle mascherine per ore senza perdere l’umanità verso chi arriva da voi.

Mi avete spiegato tutto quello che c’era da sapere e tranquillizzato su cosa mi spaventava, ascoltandomi e facendomi sentire il calore umano nonostante tutto.

Silvia è veramente unica, mi ha accolto e tranquillizzato, Veronique, Luigina e tutte le altre, che ora non ricordo i nomi, ma che sono tutte da ringraziare, anche un grazie alla Dr.ssa Gigli e uno speciale al Dottore ( che non so il nome) che mi ha spiegato tutto e ha avuto la pazienza di ascoltare le mie ansie.

Un grazie speciale e unico a te che mi sei stata vicino parlandomi come se fossimo amiche.

Sono entrata sola e spaventata e sono uscita con la sicurezza che se avessi avuto bisogno avrei avuto un punto di riferimento su cui contare.

Grazie a voi perché nessuno può immaginare il sacrificio e il lavoro che fate.

Non perdete mai l’umanità che mi avete dimostrato perché questo vuol dire essere dei fantastici infermieri e medici.

Grazie

G.”

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