Ospedale San Luca. Uil Fpl: “Mancano 120 dipendenti. Emergenza per infermieri, Oss e personale tecnico”

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LUCCA – “Il bilancio dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest su Lucca è in rosso e non stiamo parlando di soldi ma di ‘risorse umane’. Se mettiamo in fila assenze fra infermieri, operatori socio sanitari e ostetrici al San Luca il conto è in rosso: mancano 120 dipendenti per la copertura completa dell’organico. Se la Regione e l’azienda sanitaria hanno intenzione di assumere su Lucca devono però fare i conti anche con questa emergenza perché serve un maxi piano di integrazione del personale”.

A dire questo sono Pietro Casciani, segretario territoriale della Uil Fpl, e Andrea Lunardi, responsabile aziendale ed Rsu Uil Fpl.

“Siamo chiari. Le assenze di personale infermieristico e tecnico sanitario rischiamo di mettere in crisi l’intero sistema sanitario a Lucca . Se permane questa situazione non resta che adottare gli accorgimenti attuati nella prima ondata: ridurre l’attività di routine no covid. I numeri, come detto, sono impietosi al San Luca con un saldo negativo che va a quota 120.  Ed è un problema di organico che si protrae da troppo tempo, da prima della pandemia anche se mai con simili proporzioni”. Nell’elenco delle criticità la Uil Fpl evidenzia 80 lunghe assenze nel reparto infermieristico e una ventina per gli operatori socio sanitari. “Il comparto tecnico sanitario non è da meno, nei vari settori della radiologia la carenza si fa  sentire, per la radiologia del pronto soccorso per esempio  non sanno come coprire i turni, nei settori di  laboratorio, centro trasfusionale, laboratorio sanità pubblica. E nel settore di riabilitazione tra varie assenze nei  servizi ambulatoriali ad oggi si contano le assenze. Le ragioni vanno da gravidanze, infortuni, personale sospeso, per mancata vaccinazione, malattie lunghe e aspettative. A questi bisogna aggiungere le criticità dovute alla pandemia, che al momento si diffonde a ritmi preoccupanti: tra il personale infermieristico i contagiati sono una trentina di infermieri e una decina di Oss e questi purtroppo si assentano da un giorno all’altro, con turni scoperti e conseguenti raddoppi e richiami in servizio. Sono numeri che  da soli bastano a mettere in crisi un’intera organizzazione”. E’ chiaro che la coperta è molto più che corta e non basta a garantire livelli ottimali di prestazioni sanitarie, andando a incidere sulla qualità delle cure e pure sulle liste di attesa perché Oss e infermieri e il personale tecnico sanitario sono  elementi cardine nella gestione della cura e diagnosi dei pazienti. “L’azienda non può tergiversare ancora e noi ci aspettiamo una risposta  per i dipendenti, per Lucca e per i Lucchesi  – incalzano Casciani Lunardi – perché da una parte la Regione e l’azienda danno l’input per potenziare le vaccinazioni e lo screening dei positivi tramite tampone ma dall’altra pretendono di farlo con il personale in servizio. Senza dimenticare il personale amministrativo che porta avanti una macchina organizzativa complessa con organici ridotti all’osso. Ambienti sempre sotto pressione, da due anni, senza pause e con un livello di stress che rischia di danneggiare la salute, dei dipendenti e dei pazienti”.

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