“La fiaba toscana con le sue figure fantastiche”. Incontro con Carlo Lapucci

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PIAZZA AL SERCHIO – La fiaba non solo in quanto intrattenimento infantile, ma come visione del mondo e dei valori arcaici dell’uomo: questo il punto di partenza dell’incontro La fiaba toscana con le sue figure fantastiche, ospite il Prof. Carlo Lapucci, previsto per il 20  gennaio alle ore 21.00 per i Giovedì al Museo, organizzati dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico. L’evento, fruibile in modalità online, è gratuito con obbligo di prenotazione al link: https://bit.ly/gennaio22.

Durante la serata il Professor Carlo Lapucci, scrittore, studioso di tradizioni popolari e autore di vari saggi sull’argomento, parlerà della fiaba, presente in tutti i popoli e in tutti i tempi, come strumento utile nella prima ricognizione del reale che ogni bambino deve compiere per comprenderne i valori e gli aspetti vitali, attraverso figure magiche che sono espressione del potere della natura e della società: orco, fate, folletti, animali, esseri parlanti, streghe. All’interno della fiaba infatti fluiscono temi che, pur essendo comuni a diversi paesi, nella migrazione fra l’uno e l’altro hanno poi dato origine a caratteri specifici, prendendo i particolari e le tipicità della tradizione di ogni popolo. Un esempio in questo senso sono due classiche fiabe toscane, che saranno prese in esame, il Gatto con gli stivali e Re Porco.

 

Carlo Lapucci (1940) vive a Firenze dove si occupa di letteratura, linguistica e tradizioni popolari. Ha lavorato e collaborato con diverse case editrici; ha partecipato come esperto alla trasmissione di Radiodue: La luna nel pozzo, ed è stato l’autore delle serie: I verdi giardini della memoria e Cose dell’altro mondo. Vastissima è la sua produzione in campo letterario: ha esordito nel 1960 con una scelta di poesie presentate da Nicola Lisi su L’Approdo letterario e sulla stessa rivista nel 1962 ha pubblicato una silloge presentata da Mario Luzi, a cui sono seguite numerose altre raccolte di versi. Ha pubblicato in seguito i romanzi Itinerario a Vega, Cappelli, Bologna 1972; L’uomo di vetro, Camunia 1992 e La pianura e altri racconti, Le Samare, Firenze 1974, per il quale ha avuto il Premio il Ceppo nuovo autore. Tra le numerose opere di linguistica e di tradizioni popolari si segnalano: Dizionario dei modi di dire della lingua italiana, Garzanti Vallardi 1993 (Valmartina, Firenze 1969); il Dizionario dei proverbi italiani Le Monnier 2006 (Mondatori 2007); Fiabe toscane, Mondadori 1984; Fiabe toscane di maghi, fate, animali, diavoli e giganti, Sarnus, Firenze 2008; La Bibbia dei poveri, Mondadori 1985; Indovinelli italiani, Vallardi 1994 (Valmartina, Firenze 1977); I proverbi dei mesi, con Anna Maria Antoni, (Cappelli, Bologna 1972). Particolare attenzione ha dedicato al teatro, sia in proprio Teatro a buon mercato, (Ed., 2004) scrivendo libretti per rappresentazioni di Bruscelli. Tra i lavori più recenti si segnalano Le lappole, Le Samare, 2020; La sapienza dell’ignoranza – Il pensiero profondo dei proverbi, Ibiskos 2020. Ha ricevuto i premi Fiorino d’Oro alla carriera (2018) e il Premio Casentino per la letteratura (2020).

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