Cinquant’anni di storia del teatro dei Differenti in mostra

-

BARGA – Nel giorno di avvio della stagione di prosa del teatro dei Differenti, che è ritornata ieri sera dopo il brusco stop imposto dall’emergenza sanitaria nel marzo 2020,  si è svolta all’ingresso del teatro l’inaugurazione di una mostra che farà compagnia a tutti gli eventi in programma da qui al prossimo aprile.

Una inedita esposizione di documenti che permette di scoprire un periodo fino ad ora poco noto della storia del teatro settecentesco barghigiano, quella della prima metà dell’800.

Fino ad ora tanto si sapeva soprattutto della sua storia del secolo scorso, grazie anche agli studi di Antonio Nardini ed al suo libro edito dal Giornale di Barga  uscito nel 1983 e poi ristampato negli anni scorsi dalla Fondazione Ricci, ma mancano ancora tanti anni da scoprire e dunque la mostra permette di colmare almeno in parte alcune lacune grazie ai documenti di un carteggio appartenuto alla nobile famiglia barghigiana dei Bertacchi e che il comune ha acquisito al mercato antiquario nel 2012. Di quel carteggio tre buste contenevano appunto la documentazione relativa all’Accademia dei Differenti di Barga e al teatro di cui la Famiglia Bertacchi si occupò anche della direzione. La mostra è stata curata dall’archivista Laura Macchi impegnata in questi anni nella catalogazione dell’archivio storico del comune di Barga e che ha seguito anche questo progetto che permette di ricostruire la storia del periodo che va in particolare dal 1803 al 1843

I documenti raccolti nella esposizione permettono di scoprire mezzo secolo di vita del teatro ed anche la ricchezza e la vivacità degli spettacoli e della programmazione del “Differenti”. In mostra ci sono anche documenti relativi ad altri epoche in cui si sottolinea il fatto che il teatro dei Differenti è sempre stato, almeno fino al 1980 quando il comune ne acquisì completamente la proprietà, un luogo appartenuto e custodito dalle famiglie degli accademici dei Differenti e quindi famiglie barghigiane.

Nella mostra non mancano infatti documentazioni del ‘900, documenti e articoli della stampa dell’epoca, che tra le altre cose raccontano l tentativo da parte della Prefettura di Lucca,  era il 1935, di acquisizione pubblica del teatro che non andò comunque in porto per opposizione degli Accademici e delle famiglie proprietarie.

A proposito delle famiglie barghigiane, la speranza espressa sia dall’archivista Macchi che dalla sindaca Caterina Campani è dunque che, dopo il rinvenimento di questo importante carteggio,  altre documentazioni, relative anche ad anni e periodi diversi, siano ancora in possesso degli eredi di quelle famiglie e che possano essere messe a disposizione per approfondire la storia del “Differenti” . Da qui l’appello ribadito anche ieri sera ai presenti, tra i quali anche la presidente della Fondazione Ricci Cristiana Ricci, Nicoletta Nardini, figlia dell’autore del libro sulla storia del teatro del 1983, e Alessandra Simoncini che a sua volta in questi anni ha messo a disposizione del comune importanti documenti sul teatro.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.