Misericordie: “Noi associazioni di volontariato che svolgono un servizio prezioso per il soccorso”

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VALLE DEL SERCHIO – Le Misericordie del Coordinamento Lucchese hanno letto, con stupore, le dichiarazioni rese dal Presidente della Regione, Eugenio Giani, al Corriere Fiorentino, nelle quali lo stesso afferma che “le Misericordie sono come le aziende”.
È una dichiarazione che veramente non ci aspettavamo e non accettiamo per la storia di aiuto e servizio alle comunità che è testimoniata dalle Misericordie attraverso i secoli.
Se le associazioni di volontariato fossero come le aziende non potrebbero accettare e sostenere la gestione di un punto di emergenza con ambulanza con gli attuali rimborsi che la Regione eroga. Se dovessimo quantificare il costo reale che la stessa Regione dovrebbe sostenere con la gestione diretta o affidata ad aziende di un punto PET, il costo annuale (ambulanza, autista e due soccorritori) non potrebbe essere inferiore a 500/600 mila euro.
Grazie alla disponibilità delle Misericordie e delle altre realtà di volontariato (ANPAS e CRI) la Regione rimborsa per un punto PET (stand by) solo una somma pari a 113 mila euro annui.
Si capisce bene che la Regione Toscana non potrebbe coprire, a costo pieno, la gestione degli attuali punti PET e salterebbe tutto il sistema dell’emergenza-urgenza attuale, che è un vanto della nostra Toscana.
Non si capisce poi il ritardo, inspiegabile, nell’accogliere la richiesta di incontro che le Associazioni di Volontariato hanno inoltrato fin dallo scorso mese di aprile, come non è accettabile che gli organi federativi delle associazioni di volontariato attendano ancora i rimborsi dovuti dalla Regione per gli anni 2018, 2019, 2020.
Vogliamo augurarci che il Presidente Eugenio Giani, la Giunta e il Consiglio Regionale vogliano fare chiarezza sulla situazione di disagio che Misericordie e tutto il Volontariato toscano stanno vivendo, ritrovando serenità e collaborazione a favore della comunità toscana.

La coordinatrice Maria Carla Andreozzi

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