Detrazione dei canoni di locazione per gli studenti universitari fuori sede

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Molti studenti si trovano a frequentare un’università lontana dalla propria casa, la legge in questo caso ammette la possibilità di detrarre una parte del canone di locazione pagato, vediamo come.

Innanzitutto bisogna rispettare alcuni requisiti in merito all’atto che ci lega con il locatore:

  • Il contratto di locazione sia stato stipulato o rinnovato secondo le disposizioni normative della Legge 431/98;
  • Il contratto stipulato può essere un contratto di ospitalità;
  • Locazioni con enti per il diritto allo studio, collegi, università, ecc.

Inoltre, è richiesto:

  • La residenza dello studente deve essere in una provincia diversa da quella ove si trova l’università e distante almeno 100 km;
  • L’immobile preso in locazione invece deve trovarsi nel medesimo comune ove si trova l’università frequentata.

È doveroso segnala che la detrazione spetta anche a chi frequenta gli istituti tecnici superiori e i conservatori, dunque non rileva il fatto che l’università sia pubblica o privata ne il tipo di corso frequentato salvo che non siano: corsi di specializzazione, di dottorato o master.

La detrazione spetta nella misura del 19% dei canoni pagati nel periodo d’imposta di riferimento fino ad un massimale di 2.633,00 euro. Nel calcolo non vanno conteggiate le spese che eventualmente possono essere contenute nel canone come ad esempio: spese condominiali, importi cauzionali, spese di riscaldamento centralizzato, ecc.

Per l’anno d’imposta 2020 la detrazione descritta spetta per intero ai cittadini che non hanno conseguito un reddito complessivo di 120.000 euro. La detrazione, una volta superata la soglia dei 120.000 euro, si riduce fino a scomparire una volta raggiunto un reddito massimo di 240.000 euro. Si ricorda che se i canoni di locazione sono pagati dai genitori degli studenti, in quanto a carico, la detrazione spetta a quest’ultimi e che se lo studente coabita con altri, il canone dovrà essere ripartito pro quota a ciascun intestatario del contratto.

Infine, si consiglia di conservare copia del contratto locativo e tutte le quietanze di pagamento che attestano il calcolo del credito.

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