Musica, partecipazione e relazioni: il successo del secondo meeting di Orizzonti Circolari

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GARFAGNANA – Un raduno internazionale e partecipato, che ha messo in connessione Argentina, Brasile, Italia e Stati Uniti. Una serie di testimonianze e interventi accompagnati dalla musica, in particolare quella di Astor Piazzolla.

Sabato 15 maggio si è svolto il secondo meeting internazionale di Orizzonti Circolari, una delle iniziative più significative promosse in questi anni da ParcoAppennino nel Mondo, progetto promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano e gestito dall’Unione Comuni Garfagnana che dal 2008 punta a rinforzare i rapporti tra il territorio dell’Appennino tosco-emiliano e le migliaia di persone che sono emigrate in tutti i paesi del mondo.

L’evento è stato trasmesso sulla piattaforma Zoom sotto la ‘regia’ degli Amores Tangos, noto quartetto argentino che si è esibito nel corso della serata con uno spettacolo speciale dal vivo raggiungendo nella parte centrale della serata oltre 80 connessioni.

Il meeting è stato introdotto e coordinato dallo staff di ParcoAppennino nel Mondo, collegato dalla sede dell’Unione Comuni Garfagnana, l’ente gestore del progetto. “Quando tornerete nei nostri territori sarete sempre i benvenuti. Contate sul Parco perchè noi ci saremo”, ha detto Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e coordinatore della Riserva Appennino MaB Unesco, rivolgendosi ai numerosi Ambasciatori Affettivi connessi, ragazze e ragazzi che conservano ancora oggi un forte legame con i luoghi e i borghi dell’Appennino. “Pensando alla storia del nostro territorio l’emigrazione è sempre stata – ed è tuttora, forse – una ferita. Ma con voi e l’esperienza di Orizzonti Circolari questa ferita è diventata un qualcosa di dolce, una visione di apertura”, ha poi aggiunto Giovanelli.

“Questi rapporti che avete saputo coltivare fanno parte di quello spirito e di quella identità di cui i nostri territori – più poveri e marginali – sono invece molto ricchi. Questa coesione che rimane a migliaia di chilometri li rende straordinari”, ha affermato Raffaella Mariani, vicepresidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.

Dal canto suo invece il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi si è soffermato su “quella relazione profonda di esperienze di vita legata alle persone che se ne vanno dai territori” e sulla “scoperta delle radici di Astor Piazzolla a Massa Sassorosso”, ricordando le celebrazioni dello scorso 11 marzo.

Il segretario dell’Unione Comuni Garfagnana Francesco Pinagli – Dirigente del progetto che ha seguito fin dalle origini Orizzonti Circolari – ha sottolineato la portata dell’evento. “Ci siamo ritrovati per poter ravvivare questo percorso dopo un periodo buio per tutto il mondo. In questi anni abbiamo continuato a scambiarci idee, impressioni, progetti e sentimenti”.

Dopo i saluti istituzionali il meeting è entrato nel vivo grazie alle voci e alle testimonianze dei protagonisti del progetto. “Sono davvero emozionata. Mi sembra che sia ieri quando è incominciata questa bellissima storia. E invece sono passati tanti anni”, ha affermato Mariela Manzoli, presidente del Circolo Toscana di Córdoba (Argentina).

“Ho il ricordo di alcuni momenti vissuti con Orizzonti Circolari, come la visita notturna a Monchio delle Corti e la salita alla Pietra di Bismantova. Ma anche la visita a Orzaglia, dove abbiamo conosciuto un gioco particolare: il tiro della forma”, ha raccontato Ivana Utrera, collegata da Córdoba. Cristian Roncati, collegato da Bariloche – nel cuore della Patagonia – ha raccontato così la sua esperienza: “Venire in Italia e scoprire il Parco per me è stato ritrovare tutte quelle cose che mio padre mi raccontava da piccolo. Mi diceva che mia nonna lo portava a prendere ‘l’aria buona’ sull’Appennino e a raccogliere le castagne”.

Meridiey Leite de Melo, ambasciatrice affettiva di Jacutinga (Brasile) che ha partecipato alla seconda edizione di Orizzonti Circolari, ha ricordato il momento in cui ha conosciuto Castiglione di Garfagnana, “Il paese dove il mio bisnonno è nato. É stata un’esperienza unica per me. Si sono sviluppate tante amicizie e momenti particolari grazie a questo progetto”.

“Mia madre è nata a Gallicano. Famiglia: questa è la parola per descrivere il legame tra il Parco e noi ambasciatori”, ha affermato invece Karla Cheli, connessa da San Paolo. Mentre Maria Julia Oller, collegata dalla città brasiliana di Campinas, ha parlato di “esperienza di connessione”, perché “ci avete fatto un grosso regalo. Prima di venire in Italia è stato come se mi mancassero alcune cose. Dopo questa esperienza posso dire che i miei ‘colori’ sono più completi”.

Sul finale del meeting Susanna Rossi, presidente dell’Associazione lucchesi nel mondo di Mar del Plata, è intervenuta con una proposta: “Molti di questi ragazzi e di queste ragazze che hanno viaggiato oggi sono anche papà e mamma. Sarebbe bellissimo in futuro fare un incontro con i bambini. Un modo per coinvolgere un’altra generazione e per continuare tutto questo, affinché i nostri figli – o i nostri nipoti – possano conoscere la terra dei loro avi”.

Sono state così gettate nuove basi per lanciare la seconda fase del progetto che, approfittando dell’esperienza forzata degli strumenti di videoconferenza, proseguirà le relazioni con nuove proposte di condivisione di temi e approfondimenti on line, in attesa di una ripresa degli spostamenti e dei viaggi intercontinentali che consentiranno una riapertura anche al turismo di ritorno alle radici e ciò che ne consegue.

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