Cgil Cisl e Uil: “Per la sanità serve una voce unica: sindaci tutti uniti per progettare il futuro”

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VALLE DEL SERCHIO – “Serve una presa di posizione unanime da parte di tutti i sindaci del territorio se vogliamo salvare, potenziare e traghettare verso il futuro la sanità lucchese. Per questo, come organizzazioni sindacali, auspichiamo che i primi cittadini dell’area della Piana di Lucca prendano una posizione ferma per scrivere alla Regione e all’azienda sanitaria Usl Toscana nord ovest, tutti insieme senza distinzioni di territorio o di partito”.

Un appello all’azione comune che arriva dai segretari delle confederazioni di Cgil Cisl Uil unitamente alle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Lucca. L’obiettivo è aprire la strada a una strategia comune sulla sanità, nell’interesse dei cittadini prima di tutto.

“Inoltre una presa di posizione unitaria dei primi cittadini della Piana di Lucca permetterebbe di avere all’interno la voce autorevole della conferenza dei sindaci, di quelli più piccoli e periferici, come possono essere nella Valle, ma anche di quelli centrali e in particolare del San Luca – proseguono i segretari provinciali dei tre sindacati -. Abbiamo segnalato i problemi che ci sono anche recentemente, numeri alla mano, evidenziando le gravissime mancanze nel reparto infermieristico dove le assunzioni effettuate nell’ultimo anno non riescono per niente a coprire l’aumento dei servizi oltre a pensionamenti, malattie, ferie  e riposi. Bisogna parlare di tutti questi temi in un’ottica strategica, che guardi al futuro della sanità territoriale non solo in un’ottica di salvaguardia ma di rilancio”. Per questo le confederazioni e le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil spingono affinché anche la Piana di Lucca richieda un incontro urgente con l’assessore regionale alla sanità, Bezzini, e pure alla dirigenza dell’azienda sanitaria: “Per prendere atto dei problemi e delle emergenze, certo, ma anche per parlare del futuro – concludono -. In ballo ci sono le risorse messe a disposizione dal Recovery Fund tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza che al comparto della salute destina 18 miliardi di euro, di cui 7 per potenziare la medicina territoriale e le reti di prossimità. Risorse essenziali dopo anni e anni di tagli lineari che non possiamo perdere. Per questo facciamo appello all’unità del territorio, della Piana di Lucca e della Valle del Serchio, per spingere sulla Regione e l’Usl Toscana nord ovest per progettare un futuro della sanità del territorio all’altezza delle aspettative e delle necessità dei cittadini”.

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