Strade uguali, ma diverse

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Caro Luca.

Oggi vorrei parlare di diritti. Ora mi spiego. Come sai e molti sanno abito il località Trine dove mi dedico da tempo alla coltivazione dello Zafferano. Il territorio è attraversato dalla antica mulattiera che un tempo (dal 1400circa) collegava la pieve di loppia, al castello di Tiglio. L’unico tratto ancora perfettamente conservato, poiché ne curo dal 1975 la manutenzione. Come prima ho detto, coltivo lo zafferano, e per proteggere dai cinghiali i preziosi bulbi, ho realizzato una recinsione; rimane però la mulattiera che, attraversando i campi, resta un accesso per gli animali selvatici. Quindi ho realizzato un cancellino, facilmente accessibile, senza chiavistello o altro: basta spingere e si passa e via. Però, ecco il “diritto”: qualcuno non ha gradito e ha chiamato la polizia municipale, che con solerzia è venuta a vedere e benché sul cancello in più lingue si indicava che la barriera era contro i cinghiali, non contro i viandanti, alla fine ho dovuto eliminare il cancello. La riflessione che faccio è la seguente: non metto in dubbio il diritto a passare liberamente per i sentieri, ma anche io ho il diritto di proteggere le mie coltivazioni, e se non ci fossero tanti come me che conservano il territorio in modo continuo, con passione, sicuramente, i sentier,i le mulattiere, non sarebbero fruibili per nessuno, a prescindere da barriere anti cinghiali. Questo ragionamento io l’ho fatto alla polizia municipale, ma la risposta, è stata lapidaria: le strade non si possono, in alcun modo ,per nessuna ragione, ostruire. Quindi, come Garibaldi,  obbedisco.

 

Leonello Diversi

 

 

P.S.

Vorrei però sapere per quale oscuro motivo la strada che collega la provinciale di loppia a via santa Maria è da tempo sbarrata. Senza spiegazioni. Almeno il loco non ve ne sono. Li la regola ,” le strade non si possono ostruire ” non vale?

Cordiali saluti.

 

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