Barga e il terremoto (1920 – 2020)

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Domenica 6 settembre (il pomeriggio dalle 17.00) si terranno le iniziative legate al centenario del terremoto della Garfagnana del 1920, che colpì anche Barga. Ci sarà un percorso guidato nel centro storico che ricorderà la storia di Barga e dei terremoti, ma per partecipare, stanti le normative Covid, sarà necessario prenotarsi. E’ possibile farlo contattando don Stefano Serafini (3498736001), Cristian Tognarelli (3496147975) o Sara Moscardini  (3490837492).

Commenti

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  1. Giovanni Segantini


    Condivido totalmente l’idea di ricordare il terribile terremoto del settembre 1920 e commemorare le vittime con una Funzione Religiosa. Vorrei solo fare una considerazione: avete visto cosa hanno organizzato il Comune di Castelnuovo Garfagnana e l’Unione dei Comuni della Garfagnana (a cui vanno i miei complimenti) per tale ricorrenza? Due convegni di elevato spessore con la presenza del Capo Dipartimento della Protezione Civile e forse addirittura del Ministro della difesa, scusate se è poco…).E Barga cosa fa? la solita passeggiata nel centro storico con l’immancabile e onnipresente Dott.ssa Sara Moscardini!!! Svegliatevi e Svegliamoci cercando di organizzare anche noi eventi degni del passato e del presente di Barga


    • Signor Giovanni, sinceramente non capisco l’acredine di tale commento ed il solito riferimento, in questo caso secondo me sbagliato, all… “erba dei vicini che è sempre più verde”. La Garfagnana è stata la terra più colpita da quell’evento tellurico ed è cosa giusta e sacrosanta che si svolgano in Garfagnana gli eventi principali. Barga fu colpita in maniera più marginale dall’evento che è lo ripetiamo riconducibile in particolare alla storia della Garfagnana. Non vedo però che cosa ci sia di male, e di sbagliato e nemmeno di riduttivo, ad organizzare le iniziative che sono state previste a Barga.
      Luca Galeotti


    • Poi, signor Segantini o come lei davvero si chiama, vorrei ricordarle che è facile parlare nascosto dietro una tastiera. Un po’ più difficile è lavorare sul campo; come la “onnipresente Sara” che instancabilmente e sempre animata dal solo spirito dell’amore per la cultura, realizza sul territorio, a titolo di volontariato praticamente, decine di eventi che arricchiscono il panorama culturale di Barga. Ce ne vorrebbero dieci come lei.
      Luca Galeotti


    • Buonasera, mi permetto di inserirmi in questa querelle privata tra il Signor Segantini (che non conosco)e la Dott.ssa Sara Moscardini (che invece conosco in quanto Segretaria dell’ Associazione Culturale nella quale attualmente rivesto la carica di Presidente). Trovo veramente spiacevole assistere a certe esternazioni di antipatia gratuita e personale. Detto questo, auguro a tutti buon proseguimento.
      Paola Marchi

  2. Sara Moscardini


    Gentile sig. Segantini,
    la ringrazio per la considerazione che mi riserva, anche perché da anni lavoro sui doni dell’obiquità e dell’onnipresenza, giungendo ahimè a scarsi risultati. Condivido le osservazioni di Luca: a Barga il terremoto non ha avuto la medesima portata della Garfagnana, quindi l’associazione che dirigo e le altre realtà che organizzano l’iniziativa (Unità Pastorale, Comune, Fondazione Conservatorio S. Elisabetta) hanno ritenuto opportuno organizzare una iniziativa più contenuta, ridimensionata anche dalle circostanze legate al Covid. Comunque, visto che le interessa così tanto, le anticipo che nel contesto di questa ricorrenza, le stesse realtà a fine anno promuoveranno, a Dio piacendo, un convegno in collaborazione con l’Università di Pisa, legato alla storia del Duomo e dei restauri successivi al terremoto.
    Per altri motivi di acrimonia o scarso apprezzamento che ha nei miei confronti, può tranquillamente contattarmi in pubblico o in privato, visto che non ho il piacere di conoscerla di persona.
    Un cordiale saluto.

  3. Marco Tortelli


    Complimenti a Castelnuovo Garfagnana e all’Unione dei Comuni della Garfagnana, sempre molto attivi e “sul pezzo”. Personalmente, comunque, agli eventi ho sempre preferito i percorsi: quelli che ad esempio hanno tenuto in vita sul nostro territorio manifestazioni internazionali da 30 (BargaJazz) o 50 (Opera Barga) anni.


  4. Io non entro nel merito o meno della dottoressa Moscardini, e’ vero che il terremoto ha colpito la Garfagnana in modo distruttivo più che la mediavalle ma c’è da dire che negli ultimi anni Barga ha perso quel valore storico-culturale che la distingueva da tutti gli altri comuni e questo si deve al fatto non solo di aver avuto amministrazioni comunali disinteressate ma anche al fatto che i vari comuni della valle non sono uniti come i comuni della Garfagnana.. Le manifestazioni tipo barga jazz e opera Barga sono una piccola parte delle potenzialità culturali e storiche che Barga ha da offrire.


    • Concordo sullo scarso interesse della politica degli ultimi anni nei confronti “delle potenzialità culturali e storiche che Barga ha da offrire” e sulla mancanza di unità d’intenti dei comuni della Media Valle, ma mi permetto di dissentire sulla definizione di “piccola parte” riservata a Opera Barga e BargaJazz: basta scorrere i nomi degli artisti giunti a Barga nell’ultimo mezzo secolo grazie alle due manifestazioni per rendersi conto che entrambe hanno regalato alla nostra cittadina una visibilità internazionale singolare (per un posto piccolo come il nostro) e duratura (altro che visite del ministro del turno).


  5. Non servono grandi nomi per realizzare un evento di successo e a Barga. Molto spesso gli eventi “low cost” sono quelli piu riusciti e partecipati grazie alla grande passione di tante persone preparate sia culturalmente che professionalimente che si mettono a disposizione a titolo gratuito per l’amore per Barga!


  6. Marco so benissimo che spessore ha avuto opera Barga in passato anche perché mio nonno insieme a Peter Hunt fu uno dei fondatori, il mio commento piccola parte non significa un evento di poca importanza anzi. Barga ha molte potenzialità oltre a Barga Jazz e Opera Barga, basti pensare a Pascoli, al Duomo e le mostre che sono state fatte in passato per non parlare delle potenzialità turistiche che offre..


    • Infatti mi pare che siamo sulla stessa linea, Gianmarco: in qualche caso le potenzialità vengono messe a frutto (grazie soprattutto all’iniziativa di singoli come gli Hunt, i Rizzardi, tuo nonno… E permettimi di aggiungere anche i Sereni, padre e figlio, o venendo ai tempi nostri “l’onnipresente Dott.ssa Sara Moscardini” ;-), giusto per fare i primi nomi che mi vengono in mente); in altri casi purtroppo un po’ meno.

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