Cherry Bloom Tattoo… compleanno in una bolla

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FORNACI – Il 20 aprile è l’anniversario dell’apertura di un’altra attività di Fornaci, di Cherry Bloom Tattoo, aperto appunto sette anni orsono dalla giovane Virginia Landi.

Virginia oggi è chiusa per forza e per responsabilità. La sua attività è tra quelle che per il momento devono restare chiuse ed in verità lei ha iniziato anche da prima, per l’incolumità dei suoi clienti, a tenere chiuso.

Ieri avrebbe festeggiato sette anni di attività, magari facendo un altro dei suoi bei tatuaggi ed invece non può fare altro che sottolineare questo anniversario con una riflessione, anche amara, su quello che è oggi resistere al tempo del coronavirus per chi non è tutelato in alcun modo e non può decidere da sé del proprio futuro. Abbiamo letto quello che ha scritto sui social ed abbiamo deciso di riportarlo anche su queste colonne perché è una testimonianza la sua, di quello che vive oggi chi lavora e non può lavorare; di chi  non può lavorare e non ha le tutele che servirebbero per il non lavorare… E’ una testimonianza di questi tempi difficili da coronavirus e di come li si affronta; con amarezza, ma anche con grande dignità…

 

20 aprile 2020. Oggi lo studio compie il suo settimo compleanno. Mai lo avrei immaginato così, in una bolla, sospeso.
La mia creatura che ho fatto crescere da 0, lo specchio di quello che sono trasformato in un disegno, poi trasformato in qualcosa di indelebile. Per me il mestiere più bello del mondo. Quello che mi ha dato soddisfazioni immense quando un cliente ti dice che era esattamente quello che desiderava, che era addirittura meglio, quando vedono un tuo disegno ed è amore a prima vista, quando sei riuscita a coprire un tatuaggio vecchio che non si potevano più vedere e riesci a farli sorridere di nuovo, quando è scesa una lacrima perché il ricordo del proprio caro è impresso sulla pelle. Storie e ricordi. Quando hanno scelto te venendo da molto lontano. Ho cercato anche nel più piccolo di metterci un anima. La mia. Non è facile, tanti momenti difficili, di stress, ogni lavoro è sempre diverso, ogni persona e pelle è diversa e quello che vede il cliente è solo la punta dell’ iceberg . Arrivare ad un disegno finito o a fare una semplice Linea pulita, non vede il lavoro che c’è stato dietro , gli anni che ci sono voluti per imparare a farla, la costante ricerca dei materiali migliori, dello stile migliore, l’essere in regola con tutto il resto, la parte sanitaria e burocratica. Mille e mille responsabilità , quelle verso il cliente, verso me stessa e verso lo stato.
Lo stato che oggi a quasi due mesi di chiusura e con ancora almeno un altro davanti, ci ha lasciati in balia di noi stessi. Ho sempre pensato che stava a me a fare il buon e cattivo tempo, che dipendesse da me il come andava la mia attività. In questa situazione devo assistere inerme alle scelte di qualcun altro, al risultato di sbagli fatti nel passato da qualcun altro che ha deciso per noi. A noi tutto il rischio, a noi tutti i doveri.
Come sempre le partite IVA non sono tutelate, non abbiamo le ferie pagate, non abbiamo la malattia, non abbiamo 13.ma , 14.ma; se il lavoro non c’è le entrate sono semplicemente zero… niente cassa integrazione, niente 80% dello stipendio. Ho scelto di chiudere anche anticipatamente perché venisse prima il dovere verso la salute mia e dei clienti, con una labile fiducia di essere in un qualche modo sostenuti. E invece zero  aiuti (no, nemmeno le misere €600 sono ancora arrivate, ma magari arriveranno?). Però  le spese non vengono bloccate e si accumulano…. Noi che dovremo essere visti come risorse per l’economia, perché è un dato di fatto che produciamo lavoro e alimentiamo le casse dello stato. La soluzione che a oggi è stata proposta è quella di indebitarci con le banche, ma finché ce la faccio, no grazie.
Questa poteva essere vista, e spero che in parte lo sarà comunque, come un occasione unica, per capire il valore del capitale umano e culturale che ha l’Italia. Per rivedere tutto il sistema, correggerlo. Assurdo come un paese dalle mille meraviglie ed eccellenze, sia ridotto ad una crisi così; sempre più grave. È avvilente, è deludente. Un paese a cui non manca nulla, se non una buona gestione, che veda i cittadini come risorse e non come calzini da strizzare.
Il fatto che fino ad ora non mi sia espressa su questa cosa non vuol dire che mi stia bene..  tanto, troppo da dire, ma se ne parla già fin troppo senza avere una soluzione nell’immediato. Questa situazione è solo l’inevitabile risultato di un ventennio in discesa, in cui nessuno ha protestato, nessuno ha visto e tutti se ne sono fregati e chi ha potuto ha magnato. Ora si è inciampato in una crisi sanitaria mondiale, difficile da affrontare per chiunque. Il discorso è lungo e nemmeno oggi ho voglia di affrontarlo. Non ne avrei nemmeno le competenze per farlo.
Quello che posso fare è approfittare di questo tempo per ricaricarmi, per dedicarmi a nuovi lavori, mantenere una spirito positivo sul mio lavoro, perché la sua parte bella è proprio la creatività. L’inventare quello che non c’è.
Buon compleanno nella bolla, Cherry Bloom Tattoo.

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Commenti

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  1. Pensa te 7 anni e io son sempre qui a pensare a 7 anni fa auguriiiii Virgy sei il top del top del top❤️

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