La scomparsa di un uomo speciale. Ci ha lasciato Roberto Andreotti

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Barga ha perso un’altra figura importante e stimata .

Stanotte ci ha lasciato all’ospedale di Barga il carissimo Roberto Andreotti, un uomo che nella sua professione di veterinario, ma anche per le sue doti umane,  ha lasciato un segno indelebile in tutta la comunità della vallata dove era largamente conosciuto e dove i tanti che lo conoscevano se, oggi gli chiederete di parlarvi di lui, lo faranno con un bel ricordo e con un sorriso.

Nel prossimo aprile avrebbe compiuto 93 anni e fino ad un paio di anni fa il suo lungo percorso di vita era stato accompagnato da una buona forma fisica. Gli ultimi anni sono stati invece più tribolati; anni difficili che però gli sono stati resi più lievi dalla costante presenza della sua famiglia che si è riunita intorno a lui come fa una bella famiglia. Soprattutto i nipoti sono stati importanti in questi momenti; con la loro presenza e con il loro aiuto, hanno permesso al nonno di vivere questi due anni in serenità, coccolato dai suoi cari; rimanendo  nella sua casa, in mezzo ai suoi affetti ed alle sue cose.

Il dottor Andreotti era una persona speciale. Mai agitato o scontroso, sempre molto pacato e signorile nei modi, con un perenne accenno di sorriso sul volto, sapeva subito metterti a tuo agio. Bastavano pochi secondi e sapevi che ti trovavi di fronte una gran brava persona. Quel suo sorriso… uguale, tale e quale, a quello che ritrovo  nel figlio Gianluca.

Era appunto da un paio di anni che non lo vedevamo molto in giro; le ultime volte che l’ho incontrato sono state qualche volta al Bar del Camberello dove all’ora di pranzo lo vedevo seduto al tavolo con  i suoi adorati nipoti; prima ancora, fino a qualche anno fa, si poteva star certi, che lo si sarebbe trovato qui, tutti i giorni, alle 15,30 a prendere il caffè col Giorgio Brogi….

Fini a quando il babbo era stato in vita mi chiedeva, ogni volta che lo vedevo, di portargli i suoi saluti e da quando babbo  mi ha lasciato non mancava mai un pensiero per lui.

Erano del resto uomini che hanno condiviso una Barga che oggi non c’è più; dove contavano le figure del paese; dove il sindaco, il farmacista, il notaio, il carabiniere, il medico ed il veterinario erano in qualche modo punti di riferimento e figure per cui avere rispetto. Molto più di oggi.

Roberto poi ha saputo fare tanto per meritarsi stima e rispetto dalla gente. A Barga giunse con la moglie Anna Maria Lucchesi da Ponte a Serraglio dopo ave vinto le condotte veterinarie per Barga e Coreglia. In quegli anni e per molti anni a venire è stato lui IL veterinario; la persona a cui rivolgersi in ogni momento del giorno e della notte. Il vero e proprio punto di riferimento per gli allevatori del territorio ed anche per i cacciatori ed i loro cani da caccia. Era bravo nel suo lavoro, lo sapeva fare bene e non si spaventava mai di fronte a nessuna difficoltà, che fosse il parto difficile di una vacca o il cane ferito quasi a morte dal cinghiale. Se c’era bisogno di lui, lui arrivava sempre, anche a notte fonda.

Con il passare degli anni la stima nei suoi confronti è cresciuta fino a fargli meritare il ruolo di dirigente del servizio veterinaria dell’allora USL 5 della Media Valle del Serchio, ruolo che ha ricoperto fino a quando è andato in pensione.

Per spiegare chi era il dottor Andreotti, vorrei raccontarvi una storia che non mi stancherò mai di ripetere e che già  ricordai per i suoi 90 anni.

Ero poco più di un ragazzo, in giro ogni sabato sera in auto. A Fornaci trovo un bastardino in difficoltà, ai margini della strada. Cieco forse dalla nascita, era stato investito da un’auto ed era spaesato e dolorante… Era tardi e non sapendo che cosa fare per prestare le giuste cure al cagnolino, mi viene in mente di chiamare proprio il dottor Andreotti. Erano i primi anni del cellulare e così riesco a telefonargli dal posto. Eravamo nel cuore della notte, ma alla mia richiesta di aiuto il dott. Andreotti non fece una piega. Avrebbe potuto trattarmi anche male, non me la sarei presa vista l’ora, ed invece in poco tempo arrivò a Fornaci e si mise a curare il cagnolino. Nel frattempo era stato rintracciato anche il proprietario e poco dopo il cane fu portato al sicuro a casa. Gli chiesi allora quando avrei dovuto dargli per il disturbo e lui semplicemente mi rispose: “Va bene così” e con un sorriso se ne andò.

Quel suo sorriso, che non dimenticherò mai… Ci mancherai dottor Andreotti!

Alla moglie Anna Maria, ai figli Maresa e Gianluca, ai suoi ragazzi, quei nipoti che hanno vissuto con lui questi ultimi due anni intensamente e per i quali so che oggi il dolore è grandissimo, vorrei esprimere le mie personali ed affettuose condoglianze per la perdita di un uomo davvero, davvero speciale.

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Commenti

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  1. Antonella Cassettari


    Sì, è stato davvero un bravo veterinario e una grande persona.

  2. Vincenzo Pardini


    Una bella descrizione di questo medico veterinario. Bravo Galeotti.

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