Sul Fosso nacque il calcio a Barga (terza puntata)

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Ora siamo agli inizi del 1920 e precisamente nella giornata di domenica 25 gennaio, così come nota La Corsonna, sul n. 3 di febbraio, dove leggiamo che si è disputata una partita di calcio a Fornaci di Barga, tra una squadra della stessa frazione di Barga e quella del Club Sportivo di Barga; siamo a un ante litteram dei successivi e passionali derby. Niente si scrive circa la formazione di Fornaci, che certamente ospitò i giocatori del capoluogo su di un campo sportivo costruito dalla fabbrica S. M. I., mentre si fanno dei nomi per quella del Club Sportivo Barga, però elencati senza descriverne il ruolo: Giovanni (Johnny) Moscardini, Harry Tognarelli, Calloni Enrico, Amerigo Poli, Bosi Narciso, Brucciani, Gualtieri, Giuseppe Moscardini e Gianni Pucci. Sono solo nove i nomi e chissà che non si sia giocata la partita con questo numero di giocatori per ambo le parti? Comunque, in seguito e di poco si conosce che giocavano in undici.

Alfredo Stefani presidente del C. S. E. Barga

Si nota sul giornale che “la simpatica partita adunò molti spettatori” e la squadra di Barga prevalse per aver segnato dodici punti, mentre quella di Fornaci ne realizzo solo sette; una vittoria in trasferta. Si noti che si parla di punti e non goal, preferendo il risultato di squadra rispetto ai goleador. Nel resoconto c’è l’augurio di vedere spesso riunioni sportive di questa natura, perché giova sicuramente al fisico e che altri giovani di questa terra trovino accoglienza, dopo “un lungo letargo di apatia”. (Certamente la Guerra 1915-18 aveva determinato quel rilassamento sociale, anche perché ogni giovane valido dovette prestare il suo servizio alla Patria e in più di tre anni, quasi 170 di tutto il Comune di Barga non tornarono più a casa).

Intanto, dopo questa partita, vediamo sempre La Corsonna con il suo n. 6 del marzo 1920, osservare che occorre sistemare il piazzale del Fosso e le gradinate del Bastione, quasi un preludio a delle pensate partite che si potrebbero svolgere in questo luogo, argomento ripreso, come già detto, nel successivo n. 8 dell’aprile di quest’anno, in cui si osserva che se il piazzale del Fosso non sarà a Vittorio Emanuele e sarà un campo sportivo “poco importa, perché oggi nei giochi moderni c’è bisogno di molto spazio”.

Si è detto poco sopra, circa la sistemazione del Fosso e del Bastione, quasi un preludio a delle pensate partite e, infatti, eccoci a leggere sul n. 8 de La Corsonna, aprile 1920, che nella passata domenica del 28 marzo c’è stata, si dice oggi, la partita di ritorno del derby Barga – Fornaci di Barga, senz’altro con la sperata rivincita fornacina in trasferta, sotto l’imponente statua ad Antonio Mordini, sul campo del Fosso.

Molta la folla sulle gradinate del Bastione, lungo la strada che costeggia il piazzale e anche in fondo, davanti a Porta Mancianella “un magnifico spettacolo”. Intervenne a titolo gratuito la Banda di Fornaci, senz’altro della S. M. I., mentre le signorine del paese si resero disponibili a vendere a favore del C. S. E. Barga i biglietti della lotteria che fruttò un buona entrata che supplì alle spese. La partita di calcio però dovette aspettare che prima si svolgessero alcune gare ginniche, oggi diciamo di atletica: corsa di resistenza, corsa veloce e salto con rincorsa. Al termine ecco disputarsi il derby calcistico di football, detto amichevole, tra la squadra Club Sportivo Educativo Barga e il C. F. B. Fornaci (Club Foot Ball Fornaci?) che si nota: “Fu interessantissima e movimentata”.  Risultato? Barga 4 e Fornaci 3.

Intanto tre calciatori di Barga, dopo queste due prime vittorie, entrano nella cronaca del “Vagabondo”, firma di chi stilava la rubrica de La Corsonna “In giro per Barga”. In un articolo ecco che le tre colonne della Barga calcistica, di cui non si fa il nome, sono tratteggiate e additate a tutti come “la trinità” perché sempre insieme e che “venivano” da lontano: uno ha sempre il sorriso, l’altro il bagliore nello sguardo e infine, il terzo, la gaia e spensierata monelleria dei giovani. Chi saranno stati? Un enigma, certo è che erano “le colonne d’Ercole della squadra dei calciatori”, che radunano attorno tutta la gioventù di Barga.

La squadra del Fornaci, dopo le sconfitte subite contro il Barga, però si rifece domenica 18 aprile 1920 battendo sul casalingo campo della S. M. I. il Funentus Castelnuovo Garfagnana per 3 a 0, con due goal fatti da Chiappa e un rigore segnato dal portiere Toti, che alla fine ebbe un tributo di applausi, mentre La Corsonna plaudì ad entrambi i portieri.

Vediamo ancora che lunedì 24 maggio 1920 la squadra del C. S. E. Barga dovrà disputare una partita contro la squadra di Castelnuovo Garfagnana e si annuncia dal giornale che sarà disputata non a Barga, sul Fosso, ma su quello della S. M. I. a Fornaci di Barga. Il risultato sarà di 3 a 3 che vedremo più avanti. Comunque il particolare del campo su cui disputare la partita ci porta a rilevare, come vedremo, che in questo maggio 1920 fu organizzato a Fornaci a cura della S. M. I. un torneo calcistico a favore del Comitato Pro Orfani di Guerra, una mirabile iniziativa sociale voluta dal Presidente della fabbrica Ing. Luigi Orlando e nata dopo la terribile Caporetto del 1917.

Intanto, domenica 9 maggio c’era stata altra partita a favore degli Orfani di Guerra sul campo concesso dalla S. M. I. e con l’intervento della Banda di Fornaci, disputanti la vittoria, il Foot Ball Fornaci in bianco nero e l’Unione Sportiva Castelnuovo in bianco. Arbitro Moscardini dello Sport Club Barga (probabile sia Giovanni “Jony” Moscardini oppure Giuseppe Moscardini) che riuniti i giocatori al centro campo “dopo lo scambio dei consueti urrà” dette inizio alla partita. Su La Corsonna si fa anche la cronaca della partita come oggi potrebbe fare la Gazzetta dello Sport, con la descrizione del buon gioco delle mezz’ali fornacine corretto e tecnico e sempre pericolose nel minacciare la porta avversaria, tanto da chiudere il primo tempo con un 3 a 0. Nel secondo tempo la musica non cambia, con la netta superiorità dei bianco neri fornacini, che marcano ancora un goal, però al 35° scende Gaddi del Castelnuovo, crossa e Rosa segna di testa il primo goal del Castelnuovo, poi Gaddi riesce a scappare a tutti e s’invola verso la porta del Fornaci per il secondo goal. I bianco neri accusano ma non si scompongono e riescono a realizzare altri tre goal. Finale: Fornaci 7, Castelnuovo 2. Si dà anche la pagella ai calciatori e per il Fornaci si lodano: Azzi, Petroni, Rossi, Adolsi e l’ottimo mediano Mazzoni, che più volte con piede sicuro difese la porta minacciata. Dell’U. S. Castelnuovo si citano Gaddi, Biagi, Turri, Rosa, Pucci. Qui ancora si nota la bravura del portiere Toti del Fornaci, che ebbe “occhio pronto e vigile e di agilità meravigliosa, riscuotendo applausi frenetici”. Finale con rinfresco per tutti tra i più clamorosi urrà!

Quello che si nota in questi ricordi giornalistici è lo sforzo di scrivere con i termini propri del football inglese, citando i ruoli, seppur non corretti di “alf Backs” destro oppure “Backs” sinistro. La partita o la gara diviene il Match e simpatica la descrizione della squadra del Fornaci “Farthers bianco neri”, ma lo stesso uso di football che diviene anche foot-bal e così dicendo.

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