Testi canzoni con contenuti violenti in TV: per la presidente della Commissione provinciale pari opportunità è un fatto vergognoso

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La presidente e tutte le componenti della Commissione di Parità della Provincia di Lucca si uniscono a quanti, in questi giorni e in vari modi e forme, hanno espresso con rabbia e sconforto il disappunto nel vedere come la televisione pubblica o privata, sdogani con programmi in prima serata, diretti principalmente ad un’utenza familiare e giovane in particolare, con utilizzo del potentissimo mezzo della musica, dei cantanti che nei loro testi istigano alla violenza sulla donna in tutte le sue forme e a comportamenti antisociali.

Questa mancanza di analisi di testi, o al contrario la consapevolezza che quanto contenuto possa sollecitare dibattiti e quindi audience per promuovere programmi televisivi, è vergognoso.

Il testo è un messaggio, un comportamento, e chi fa informazione, intrattenimento, o diffonde musica, deve considerare le conseguenze che si possono ingenerare in un pubblico giovane fortemente condizionabile proprio perché per i teenager in particolare questi cantanti diventano per loro, ahimè, dei punti di riferimento culturale e sociale.

Noi non approviamo tale sistema e ci opponiamo a questo insensato e pericoloso metodo di scelta e promozione musicale, a maggior ragione se a diffonderle sono reti e canali tv che ospitano trasmissioni o interventi che, invece, puntano a tutelare il rispetto delle persone e a contrastare le violenze di genere siano esse fisiche o psicologiche.

Tantissime associazioni, commissioni e istituzioni lavorano alla tutela e alla prevenzione di ogni forma di violenza incessantemente ogni singolo giorni e non è ammissibile che chi è tenuto a controllare, a vigilare, sui contenuti non lo faccia assolutamente.

La tutela dei nostri bambini, ragazzi, adolescenti è un dovere.

Ognuno di noi ha il compito di evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione che tenti di indebolire o vanificare l’impegno di coloro che sempre, in ogni momento, considerano bene primario il rispetto della persona e contrastano la violenza in ogni sua forma”.

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