Museo di San Pellegrino in alpe: si lavora al protocollo d’intesa per la gestione futura e il rilancio della struttura storico-culturale

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LUCCA – Passi avanti in vista della stesura definitiva del protocollo d’intesa che sancirà il nuovo futuro del Museo etnografico di S. Pellegrino in Alpe, nel comune di Castiglione Garfagnana.

La struttura, finora gestita dalla Provincia di Lucca e dalla parrocchia locale, potrà contare a breve su una gestione integrata e coordinata grazie alla collaborazione che stanno stringendo alcuni enti e soggetti che hanno a cuore l’attività del Museo “Don Luigi Pellegrini” che, proprio in virtù di questo accordo, entrerà a far parte di un percorso turistico culturale ancora più ampio e articolato, a cavallo dei territori montani delle province di Lucca e Modena.

In questi giorni, infatti, si è tenuta a Palazzo Ducale a Lucca una riunione operativa per la definizione del Protocollo d’intesa coordinata dal Consigliere provinciale con delega alle politiche della Valle del Serchio e della Garfagnana Andrea Carrari e della dirigente competente per la Valorizzazione dei Beni Culturali  della Provincia Rossana Sebastiani.

Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti del Comune di Castiglione Garfagnana, del Comune di Frassinoro, dell’Ente parchi Emilia Romagna, del Parco nazionale appenino Tosco – Emiliano e della parrocchia.

Sono questi infatti, oltre alla Provincia di Lucca, gli enti interessati che sottoscriveranno il protocollo, a cui si aggiungeranno l’Unione dei Comuni della Garfagnana e il Parco del Frignano. Soggetti che riconoscono l’importanza del Museo Etnografico di San Pellegrino in Alpe per lo sviluppo turistico e culturale del territorio sia per la posizione strategica lungo la via di collegamento tra le province di Modena e di Lucca, sia per patrimonio storico-culturale della raccolta, di primario rilievo nell’ambito provinciale, regionale e nazionale.

“La Provincia – spiega il consigliere Carrari – in virtù della donazione di Don Luigi Pellegrini è proprietaria dal 1988 della raccolta etnografica che costituisce la collezione primaria del Museo, ospitato nei locali dell’antico Ospizio di San Pellegrino di proprietà della Parrocchia dei SS. Pellegrino e Bianco di San Pellegrino in Alpe. Da circa metà novembre il museo è provvisoriamente chiuso perché sono in corso  interventi di miglioramento dei dispositivi di sicurezza; grazie al coordinamento del nuovo responsabile della sicurezza si stanno predisponendo alcuni sistemi di prevenzione incendi e attuando interventi relativi alle vie di fuga. L’accordo che stiamo definendo porterà a breve alla riapertura del Museo la cui gestione, oltre ad essere allargata, avrà anche una nuova organizzazione per garantire la presenza di personale nella struttura museale”.

I soggetti sottoscrittori dell’accordo – dove sarà specificata anche la ripartizione in merito alle spese da sostenere – lavoreranno, quindi, per la valorizzazione del Museo e per incrementare le presenze turistiche del sito e, al tempo stesso, si impegneranno ad individuare nuove forme di finanziamento per le attività di valorizzazione della struttura, per supportare l’accoglienza turistica e realizzare iniziative didattico-culturali in loco.

 

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