Posta a giorni alterni in Versilia, Garfagnana e media Valle.

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VALLE DEE SERCHIO – Corrispondenza a giorni alterni o, se preferite, a singhiozzo. Dal 4 dicembre in Versilia e poi in valle del Serchio, partirà  il piano di razionalizzazione varato da Poste Italiane.  tanti saranno i postini in meno 15 postini in meno legati alla creazione di macrozone che dovranno essere coperte da poche unita con i disagi ed i disservizi che si possono immaginare..

Il colosso statale delle telecomunicazione la definisce “implementazione graduale del modello di consegna”, approvato da Agcom. In realtà la consegna della posta sarà di fatto ridotta a cadenza bisettimanale: tre volte la prima settimana e due nella seconda. Un’operazione che parte dalla Versilia ma che da gennaio interesserà anche otto comuni della Valle del Serchio. In tutto sacrificherà 25 portalettere, che saranno riassorbiti in altre funzioni sul territorio provinciale.

I sindacati sono sul piede di guerra. Cgil e Uil, insieme a Cisl, hanno avuto oggi un primo incontro con il sindaco di Forte dei Marmi per chiedere ai Comuni della Versilia di ricorrere al Tar e bloccare Poste Italiane.

“LA CONSEGNA  a giorni alterni della posta non funziona: là dove è partita è stato un fallimento. Eppure Poste Italiane non ha intenzione di fermare la riorganizzazione del servizio e ha intenzione di partire a breve in Versilia, Media valle e Garfagnana: noi non ci stiamo”. E’ decisa e ferma sulla posizione Gabriella Paganelli, segretaria territoriale di Uilposte per la provincia di Lucca, pronta a scontrarsi con la dirigenza di Poste che, a breve, vuole riorganizzare i servizi sul modello già attuato in diverse regioni italiane e, in Toscana, a Prato e ad Arezzo. “Un modello che ha dimostrato di non funzionare – incalza la segretaria di Uilposte – perché si basa esclusivamente sul taglio lineare dei servizi che oscilla dal 35 al 40% circa delle zone. La consegna a giorni alterni, così come regolata nei comuni da Agcom, era stata bloccata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante per capire i reali effetti sul servizio. Una riorganizzazione che è un massacro perché già ora la posta non arriva o arriva in ritardo, con la consegna giornaliera, figuriamoci con l’introduzione della consegna alternata che ha già dimostrato, dove attuata, tutti i suoi limiti. A dicembre, però, sembra che sarà attuata la terza fase dell’ampliamento che riguarda anche i due centri postali di recapito lucchesi di Borgo a Mozzano e Pietrasanta”. In pratica si andrà ad avviare su gran parte dei comuni della Versilia, di Mediavalle e Garfagnana: Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vallico, Forte dei Marmi, Gallicano, Molazzana, Pescaglia, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema. Uilposte, assieme ai colleghi della Cgil, si sta già muovendo per cercare di attuare tutte le dovute contromisure: “Stiamo prendendo contatto con i vari sindaci dei comuni interessati per vedere se è possibile fermarli – prosegue Paganelli – o almeno capire come la pensano. Noi – ribadisce – siamo assolutamente contrari a questo sistema di recapito. Lo abbiamo provato sulla pelle dei lavoratori: non funziona assolutamente, né per i portalettere né per i cittadini. Non è un piano di riorganizzazione ma soltanto un taglio lineare di circa il 40% sulle zone di recapito che va a pesare sul personale di Poste”.

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