Uso acqua, ora c’è ordinanza di divieto per scopi non potabili

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La temuta ordinanza è infine arrivata. Dopo  i consigli a non utilizzare l’acqua per usi non potabili, visto il perdurare della siccità ed una situazione che si fa sempre più problematica per l’approvvigionamento idrico, il sindaco di Barga ha emesso oggi una ordinanza di divieto di uso di acqua potabile per usi impropri.  Questo perché , viste le temperature estremamente elevate, sono stati registrati picchi di consumo anomali nonostante l’avviso di limitazioni di usi impropri e non indispensabili e tese ad un utilizzo oculato della risorsa.

Da oggi è rigorosamente vietato l’uso dell’acqua del pubblico acquedotto per usi impropri e sono vietati i prelievi abusivi, ed in particolare: prelevare acqua dalle fontane pubbliche per usi diversi dall’alimentazione, dai servizi igienici e dagli impieghi ordinari domestici e, comunque, applicando alle bocche delle fontane tubi di gomma o d’altro materiale equivalente, allo scopo di convogliare acqua; prelevare acqua dalle bocche d’innaffiamento stradale e dei pubblici giardini, nonché di lavaggio delle fognature, se non da persone a ciò autorizzate e per gli usi cui tali prese sono destinate; prelevare l’acqua dagli idranti antincendio installati nelle strade se non per spegnimento di incendi.

I casi  di cui sopra costituiscono violazione del Codice Penale e potranno essere denunciati alle Autorità competenti.

Inoltre è vietato l’utilizzo di acqua proveniente dal pubblico acquedotto per scopi irrigui connessi con attività produttiva; è vietato alimentare con acqua proveniente dal pubblico acquedotto gli impianti di irrigazione a servizio di superfici di orti e giardini privati o pubblici; è fatto divieto di utilizzare acqua proveniente dal pubblico acquedotto per innaffiare ed irrigare superfici adibite ad attività sportive, sia pubbliche che private; è vietato l’utilizzo della risorsa idrica proveniente dal pubblico acquedotto per l’alimentazione di impianti di climatizzazione, e in genere di qualsiasi altro tipo di impianto, se tale risorsa viene utilizzata come elemento scambiatore di calore in ciclo aperto, fatti salvi i casi in cui sia effettuato il riuso.

E’ inoltre vietato l’uso dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto per il riempimento di piscine private, fatte salve quelle di proprietà pubblica o privata destinate ad un’utenza pubblica, quali piscine pubbliche o ad uso collettivo inserite in strutture adibite ad attività turistico-alberghiera o agrituristiche o ricettive.

E’ vietato l’uso dell’acqua proveniente da pubblico acquedotto per il lavaggio di automezzi svolto nell’ambito di un’attività produttiva, salvo quanto previsto di seguito.

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