Manifesto elettorale “oscurato”. Il Vice presidente provinciale ANPI: “Per cortesia, finiamola con questa pagliacciata”

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Dal 1° novembre impazza su Facebook una nuova polemica barghigiana che ha fatto registrare molte prese di posizione critiche ed attacchi in particolar modo diretti a Comune ed esponenti del Sì’, al referendum

Tutto nasce dalla pubblicazione il 1° novembre di alcune foto che ritraggono un manifesto dell’ANPI, che invita a votare NO, coperto proprio sulla parola no da un volantino informativo sul referendum stampato dal Comune di Barga. Ne è nato un putiferio con attacchi rivolti al Comune ritenuto colpevole di aver osteggiato la propaganda a favore del No.

A gettare acqua sul fuoco

è stato però ieri lo stesso vice presidente provinciale dell’ANPI, Giuseppe Rava: “Non vedo i motivi di questa polemica che non ha senso di esistere – commenta – Quello che sta succedendo è una pagliacciata grande come una casa. Ho già spiegato a tanti che non c’è da fare nessuna polemica; primo perché come tutti i manifesti quel manifesto che aveva richiesto di affiggere ANPI era scaduto nei termini in cui poteva essere affisso; poi perché, come prevede il regolamento sulle elezioni, essendo un manifesto di tipo elettorale, dal 25 di ottobre sarebbe dovuto essere comunque coperto perché tutti i manifesti elettorali da 40 giorni prima del voto devono essere affissi solo negli appositi spazi elettorali.

Non capisco poi perché sia stato attaccato il Comune visto che c’è una ditta incaricata di affiggere i manifesti e che delle affissioni non si occupa certo il comune; ditta incaricata che oltretutto, lo ripeto, ha fatto solo il suo lavoro e non ha infranto nessuna legge o osteggiato in alcun modo la propaganda elettorale”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Marco Bonini pubblicando sui social la seguente dichiarazione:

“Vorrei chiarire la posizione del Comune di Barga in merito alla vicenda del manifesto elettorale per il no al referendum affisso su spazio pubblico, che da ieri ha aperto un’ accesa discussione su Facebook.

Voglio intanto precisare che, per quanto riguarda la consultazione referendaria del prossimo 4 dicembre 2016, fino a domani, 3 novembre, è consentita la propaganda elettorale negli spazi ordinari, dietro richiesta e pagamento dei dovuti diritti di affissione, così come qualsiasi altro manifesto pubblicitario. Dalle ore 00:01 del 4 novembre p.v. (30° giorno antecedente la consultazione, ex L. 212/1956 norme per la disciplina della propaganda elettorale), tutte le pubblicità per propaganda elettorale dovranno essere poste negli appositi spazi ad esse riservati, motivo per cui tutti i manifesti precedentemente affissi negli spazi ordinari dovranno essere rimossi.
Venendo al manifesto oggetto della discussione, ovvero quello dell’ANPI relativo al NO al referendum costituzionale, questo è stato affisso correttamente su spazio pubblico nel periodo pre elettorale, con una richiesta di affissione datata 05 ottobre 2016 riportante un periodo di 15 giorni, motivo per cui questo manifesto poteva essere coperto e/o rimosso ben prima di ieri 1 novembre, qualora la ditta che gestisce il servizio affissioni avesse avuto necessità di spazio, visto che la richiesta ed il pagamento della regolare tassa di affissione erano scaduti. Quindi, l’incaricato della ditta di affissioni ha regolarmente utilizzato lo spazio occupato dal manifesto per affiggere nuova pubblicità (vedi comunicato del comune, manifesto del Teatro del Giglio e quanto altro fosse in attesa di affissione).
Chiarito quanto sopra, voglio comunque precisare che l’Amministrazione Comunale NON HA MAI DATO alcuna indicazione sulla rimozione del manifesto, specificando che, all’interno della stessa amministrazione, ci sono Amministratori che al prossimo referendum voteranno per il Si o per il No nella piena libertà di pensiero.”.

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