Tanti progetti in cantiere per la commissione pari opportunità di Barga

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Solo pochi sono i giorni di vita della rinnovata commissione Pari opportunità del Comune di Barga, ma grande è l’entusiasmo e la voglia di progettare da parte delle componenti presiedute dalla dottoressa Elena Barsanti. L’amministrazione comunale guarda con estremo interesse all’azione di questo organismo sempre più volano culturale per tutta la comunità.

“Mi ritengo molto soddisfatta – commenta la consigliera delegata Lara Baldacci – sia della bella partecipazione all’evento di presentazione, avvenuto solo poche settimane fa, ma soprattutto per la qualità degli interventi che si sono susseguiti.”

“Come immaginavo – prosegue Baldacci – ciò è indice del fatto che il tema è attuale e molto sentito; ho accolto con grande entusiasmo e senso di responsabilità questa delega perché credo fermamente nell’utilità e nel servizio che una Commissione Pari Opportunità possa offrire all’intera Comunità, non solo alle donne. Pari Opportunità significa rimozione di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse sì al genere, ma anche a religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico.

Per questo motivo mi trovo assolutamente d’accordo con l’introduzione dei principi di Pari Opportunità nell’offerta formativa prevista nella “Buona Scuola”. Ritengo sia una concreta azione di prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni che nasce dall’esigenza di attuare sia i principi costituzionali di pari dignità sia il diritto Europeo che proibisce appunto la discriminazione per ragioni connesse al genere, alla religione, alle convinzioni personali, handicap, età e ai diversi orientamenti sessuali o politici.”

Tanti i progetti già in cantiere e soprattutto un sogno nel cassetto che molti si augurano possa divenire presto realtà: la nascita di un centro d’ascolto in Valle del Serchio per donne, minori, anziani, omosessuali, disabili, immigrati; per chiunque, insomma, si trovi ad essere vittima di violenza.

“Una porta aperta ed una mano tesa – conclude Baldacci – da offrire certamente a chi sia stato oggetto di violenze fisiche o sessuali, ma anche d’aggressioni di stampo psicologico, economico, di stalking o mobbing.”

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