Ieri sera, nella abituale location del festival letterario “Tra le righe di Barga”, che era alla sua penultima serata, protagonista è stato Bruno Gambarotta, ed il suo racconto del mondo RAI da lui vissuto in prima perfsona per molti anni.
Bruno Gambarotta scrittore, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico nonché attore italiano ha presentato il suo ultimo libro giallo “Ombra di giraffa” (Garzanti) ambientato proprio tra i corridoi e gli studi della tv pubblica italiana. Molti sono stati gli aneddoti raccontati dal veterano della RAI, riservando a molti dei suoi colleghi ed amici, parole ironiche e di grande stima.
Partendo dalle sue esperienze di cameraman al seguito del viaggio apostolico di Paolo VI in Terrasanta ,fino a ricordare il giallista francese Simenon, che Gambarotta fotografò nel 1963 a Losanna dove una troupe Rai era andata per intervistarlo. Lo scrittore, racconta Bruno, aveva i suoi rituali: per scrivere un romanzo aveva bisogno di guide telefoniche, di Parigi e Liegi da cui trarre i nomi dei suoi personaggi, e decine di matite appuntite che gli preparava la sua seconda moglie.
Parlando della sua carriera in RAI non ha mancato di trattare la sua “fortuna” nel entrare nell’entourage della produzione della tv italiana tramite un concorso per laureati dove lui ebbe accesso solo grazie alle raccomandazioni di Franco Antonicelli a cui aveva risistemato la sua biblioteca. Ha parlato del suo rapporto con personaggi famosi dello scenario televisivo italiano come Celentano nel suo “Fantastico ’87″e dei problemi che avevano con gli sponsor che portarono Gambarotta a uscire sul palcoscenico, ma anche della forte amicizia che lo lega a Fabio Fazio e alla sua invenzione di “Quelli che il calcio”, un format innovativo non strutturato, ha detto.
In ultima battuta ha ricordato le sue esperienze e tirando le somme della sua professione, un po’ con stupore un po’ con rammarico, ha esposto chiaramente come i migliori format e programmi televisivi della RAI non siano stati creati a tavolino, ma in ristoranti e case di celebrità, cosa che lui da torinese tutto in un pezzo e molto inquadrato non comprendeva in quanto spiazzato dalla imprevedibilità e volubilità delle scelte di un azienda così importante.
Alla fine un’altra piacevole serata, che ha visto come sempre al Tra Le righe, la presenza di una folta platea nella quale spiccava anche Giuliana Sgrena, l’ospite della serata precedente. Fa piacere sapere che con il marito, hanno deciso di prolungare di qualche giorno la permanenza nel nostro comune, affascinati delle sue bellezze e dai suoi scenari.
Stasera (volta dei Menchi ore 21), il festival “Tra le righe” che doveva portare a Barga Marco Marsullo, ospiterà invece lo scrittore viareggino Giampaolo Simi che presenterà il suo ultimo romanzo uscito per Sellerio dal titolo “Cosa resta di noi”.
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