Barga e Firenze: una lunga storia plurisecolare, iniziata nel corso del 1300, materialmente interrotta con l’unità d’Italia, ma spiritualmente ancora viva per quel filone di memorie che ci unisce e per il sentimento di riconoscenza che non possiamo fare a meno di riservare alla città del Giglio.
Il vecchio castello medievale ricco di testimonianze del periodo e la civiltà che ci contraddistingue ne sono la fede; ma anche tanti personaggi ci ricordano e ci riconducono agli illuminati Medici prima, poi ai Granduca di Toscana.
Il più noto è certamente l’umanista Pietro Angeli, il Bargeo, la cui effige è immortalata in un bel quadro tra i tanti personaggi che ornano il corridoio “vasariano” della Galleria degli Uffizi a Firenze. Ma c’è anche il valente scultore cinquecentesco Pietro Simoni da Barga.
Venerdì 5 giugno alle 17,30, Barga celebrerà la figura di Simoni grazie alla presentazione del libro “Pietro o Piero Simoni da Barga. Notizie barghigiane” Che raccoglie gli scritti pubblicati anche su questo giornale di Pier Giuliano Cecchi, appassionato cultore della storia barghigiana.
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