Primo step per Slow Art, l’arte “diffusa e popolare”

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Nei giorni di Barga Cioccolata ha preso forma anche un’iniziativa artistica che speriamo sia destinata a durare a lungo e a coinvolgere un gran numero di persone, siano essi artisti che aspiranti tali.
Si tratta dell’avvio del progetto ideato dall’artista e regista Marco Poma e lanciato in occasione dell’inaugurazione della sua ultima mostra barghigiana, ossia “Slow Art”, un’esperienza inedita che vuole rendere l’arte “diffusa”, praticata e sentita da tutti.
Una sorta di campo volo che dia la possibilità a chi sente la necessità di esprimersi di farlo senza rimanere spettatore: il primo step di Slow Art è stata l’esposizione presso Villa Libano di 30 lavori di artisti provenienti da Trezzano sul Naviglio, alla quale seguirà l’esposizione a Rozzano di altrettanti artisti provenienti da Barga, siano essi “local” che stranieri.

“Un fenomeno straordinario – lo definisce l’ideatore Marco Poma – che nasce dalla voglia di fare e di partecipare e non solo di assistere. Una cosa che potremmo definire “arte sociale”, dato che coinvolge la comunità, i suoi membri e la loro voglia di esserci.”
Nell’arte come nella politica come nella vita sociale c’è in effetti un gran ribollire, un movimento che cerca di uscire dalla passività per arrivare ad essere protagonisti. E questo, secondo Poma, è “una palestra per la mente, un privilegio per una società evoluta”.

Con innumerevoli risvolti: la diffusione delle “eccellenze locali”, la promozione del territorio, lo sviluppo di una attività alta come quella di fare arte.
Arte intesa come visiva, in primo luogo, senza però tralasciarne tutte le altre espressioni affatto minori: segno ne è il fatto che Barga porterà ad esporre in Lombardia anche musica e un romanzo, rigorosamente nati sul territorio.

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