Produzione di castagne a rischio: è allarme cinipide. Giurlani: “situazione da stato di calamità”

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“Il Cinipide sta creando una vera e propria situazione di emergenza per la produzione di castagne, è necessario intervenire con urgenza per non mettere in ginocchio, più di quanto già non lo sia, il sistema della castanicoltura toscana”.
È quanto afferma il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani che dopo le numerose segnalazioni ricevute dagli amministratori dei Comuni montani, ha chiesto alla Regione Toscana che si prendano subito provvedimenti per rimediare alla situazione di emergenza dovuta all’azione del cinipide.
“L’alta presenza dell’insetto cinipide – ha aggiunto Giurlani – sta mettendo in crisi il settore della produzione castanicola toscana, molto apprezzata a livello nazionale e che rappresenta una risorsa di vitale importante per l’economia delle aree montane interessate. E’ l’ora di trovare soluzioni efficaci in grado di debellare l’insetto parassita dai nostri boschi, offrendo un supporto ai coltivatori e ai proprietari dei terreni boschivi, che si trovano in una condizione di seria difficoltà per
la produzione”.
“Cresce inoltre la preoccupazione per le ripercussioni economiche che il calo della produzione potrebbe avere sul reddito delle famiglie. Non è un segreto infatti che molte aziende agricole ricavino gran parte del loro reddito annuale proprio dalla lavorazione delle castagne. La pianta del castagno ha una presenza estremamente diffusa sul territorio regionale montano e rappresenta una preziosa risorsa sia dal punto di vista economico che ambientale, è una situazione da stato di calamità naturale. Non si può più aspettare, è necessario intervenire quanto prima” – chiude Giurlani.

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