Consiglio Comunale: affidata a Comunità Montana la gestione di Polizia Municipale

-

Si concretizzano le “funzioni associate” che già da qualche anno i comuni di Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia e in certi casi Pescaglia, Fabbriche di Vallico e Villa Basilica stanno portando avanti in sinergia, secondo il principio che l’unione fa la forza, soprattutto in realtà piccole come le nostre e con organici a volte sottodimensionati.Se ne è discusso il 1° settembre in consiglio comunale, dove sono state approvate delibere a proposito di funzione associata in materia di Polizia Municipale, Catasto degli incendi boschivi, Randagismo, Protezione Civile, Società dell’informazione e della conoscenza. Tutte funzioni che, se approvate da tutti i comuni appartenenti alla comunità Montana Media Valle (e così sta accadendo), ne cederanno all’ente montano la gestione. Ha suscitato un acceso dibattito e non poche riflessioni di ordine pratico e politico soprattutto il primo punto, quello cioè che porterà la polizia Municipale dei comuni di Barga, Coreglia e Fabbriche di Vallico (al quale si aggiunge adesso anche il corpo di Borgo a Mozzano)ad essere istituite come corpo unico gestito dalla comunità Montana.
In questo modo si ottimizzeranno le risorse umane e si riuscirà, almeno in certi periodi dell’anno ad avere il “terzo turno”, ossia il turno notturno dei vigili urbani, e soprattutto, il servizio sarà gestito in modo più organico da un unico ente, perfezionando la già esistente “funzione associata”.
C’è però chi vede in questa decisione solo un tentativo per far “sopravvivere” l’ente montano, accollandogli in questo modo un servizio fondamentale che ne impedirebbe lo smantellamento: i consiglieri di opposizione hanno infatti chiesto dove sia il reale vantaggio di questa operazione.
La risposta è arrivata dal sindaco Bonini che ha quantificato in 40/50mila euro il risparmio per il comune nell’unificare il corpo di polizia municipale e soprattutto dal consigliere Nicola Boggi, Presidente della Comunità Montana Media Valle, che conferma i benefici di questa operazione, dato che l’ente da lui rappresentato riunisce i comuni interessati all’operazione, e quindi è il più indicato per gestire (e offrire i locali per il comando) una funzione che non è più da intendersi “comunale” ma territoriale, fornendo in quest’ottica un ufficio, un servizio e un comando unico.
Dal 10 settembre prossimo, dunque, (termine ultimo per i Comuni per approvare le delibere su questo argomento)la Comunità Montana, tramite la conferenza dei sindaci prima e l’approvazione della giunta poi nominerà il comandante del corpo e provvederà alla riorganizzazione del servizio di polizia municipale.
Questo il punto forse più dibattuto in consiglio, seguito poi da altri argomenti di cui riportiamo la cronaca: si è provveduto a una piccola variazione di bilancio con la quale si è passati dai 200mila euro previsti a 205mila (l’impegno delle casse del comune resta comunque di 15mila euro), da spendere per la regimazione delle acque a Mologno, annoso problema in via di risoluzione che vede il contributo della Provincia di Lucca e di alcune aziende private.
Non ha trovato invece la soddisfazione dell’opposizione (contrario il gruppo consiliare di Spazio Libero, astenuto Giuliano Guidi di per Barga e i suoi Comuni) il punto numero 7 all’ordine del giorno su una nuova variazione di bilancio: mentre il consiglio si è trovato d’accordo sull’incremento dei capitoli di spesa per le voci Cultura e Turismo (32.000 euro), l’opposizione non ha accettato la messa in bilancio di 1.000 euro di spese legali per un ricorso verso il governo centrale che non ha erogato, tra il 2007 e il 2008 una cifra complessiva di 250mila euro riguardanti i mancati introiti di irpef e ici.
Quest’azione giudiziaria non è esclusività del comune di Barga ma riunisce numerosissimi comuni italiani, tanto che è l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) stessa ad occuparsene, anche per vie extragiudiziarie, e quindi sicuramente non un’iniziativa da ricondurre a parti politiche.
A seguire, l’approvazione della declassificazione di un tratto di strada vicinale di proprietà della ASL , ormai completamente scomparsa che correva dietro il San Francesco; l’approvazione di alcune modifiche formali a un piano di lottizzazione ad Albiano; l’individuazione di nuove aree metanizzate, prassi che si ripete ogni anno; l’approvazione del cambio di uso di un fabbricato in loc. Seggio.
Più partecipato il punto 12 in programma, un ordine del giorno di UNCEM Toscana, che stigmatizza il “DDL Calderoli” che vorrebbe depauperare le autonomie locali di molte delle loro funzioni e sopprimere – ove le regioni di competenza lo ritengano opportuno – le Comunità Montane, decentrando quindi servizi e finanziamenti. L’opposizione è rimasta contraria, nonostante più che come una faccenda strettamente politica sia stata posta sotto una luce “pratica”, ossia, di sopravvivenza del territorio senza rischiare di rimanere isolati perché tutto delegato agli enti sovra comunali come Provincia e Regione.
In chiusura alcune interpellanze e una mozione proposte dai consiglieri di Spazio Libero: Guido Santini ha chiesto lumi sul lavaggio e l’igienizzazione dei cassonetti per i rifiuti nonché il loro numero sul territorio: ne è emerso che sono previsti 15 lavaggi annui (1 mensile più tre speciali durante l’estate) e che i contenitori per la raccolta differenziata sono in numero di 25 per il “verde” (200 consegnati a privati per la raccolta porta a porta); per la raccolta di vetro e alluminio sono a disposizione 85 campane delle 100 richieste (ma più capienti di quelle previste per contratto); 10 contenitori per farmaci scaduti dei 14 previsti e 16 per pile esaurite dei 20 necessari. La situazione è vigilata da organi competenti e, come già accennato dal nostro giornale, presto ci saranno novità sulla raccolta dei rifiuti.
A seguire l’interpellanza di Elena Barsanti sullo svolgimento dei gemellaggi, della loro partecipazione da parte della popolazione e della nuova destinazione per la mostra fotografica allestita sotto la Volta del Menchi che presto sarà ristrutturata poiché compresa nel progetto di Valorizzazione delle Rocche e Fortificazioni.
La risposta fornita dal Vicesindaco Alberto Giovannetti sui progetti di scambio interculturale con le nostre “città amiche” pregressi e futuri non ha comunque soddisfatto il consigliere Barsanti.
La mozione del gruppo consiliare sull’accesso al protocollo riservato (tutta la corrispondenza o dati in possesso del Comune ritenuti “sensibili”) ha acceso di nuovo gli animi, ma potremmo liquidarla come un problema di cavilli burocratici e di incomprensioni.
E’ stato invece rimandato al consiglio prossimo a causa dell’assenza dell’assessore competente l’interpellanza del consigliere Emma Biagioni che chiedeva chiarimenti a proposito del possibile inquinamento dovuto all’impianto di bricchettaggio di Gallicano che potrebbe investire la Frazione di Mologno.
Il consiglio si è dunque chiuso abbondantemente dopo la mezzanotte con le formalità previste dal protocollo.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.