Protezione Civile: il punto della situazione con l’assessore Onesti

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Nostra intervista con l’assessore alla protezione Civile del Comune di Barga Pietro Onesti per fare il punto della situazione su quello che è il mondo della protezione civile nel comune di Barga. Anche se quotidianamente siamo presi da altri pensieri ed impegni, il nostro è un territorio particolarmente soggetto a problemi di dissesto idrogeologico e non dimentichiamoci che rientriamo anche nelle aree a rischio sismico. Pertanto è quanto mai importante conoscere le nostre risorse di protezione civile in caso di calamità o emergenze del territorio. Da qui le domande rivolte a Onesti.

Come è organizzato il sistema di protezione civile nel comune di Barga?
L’organizzazione si svolge sulla falsariga di quello che viene imposto dalla legge regionale 67, legge alla cui stesura ho preso parte come rappresentante dell’UNCEM.
Il nostro comune ha un ufficio di Protezione Civile per tutto quello che è l’espletamento della parte burocratica e amministrativa, che viene seguito costantemente sia dal sindaco che da me in qualità di assessore alla Protezione Civile.
In caso di eventuali avvisi di allerta la struttura viene rafforzata dal personale reperibile del comune (come gli operai).
Si coinvolgono nel caso anche le associazioni presenti sul territorio così come avvenuto il 19 giugno scorso quando, in occasione dello stato di allerta per il maltempo, è stata richiesta la disponibilità al neonato nucleo operativo dell’ANC Protezione Civile che rappresenta una novità importante per rafforzare il nostro sistema di protezione civile.
In caso di necessità possiamo anche sfruttare la disponibilità di alcune ditte presenti sul territorio per quanto riguarda la fornitura di mezzi da utilizzare nelle varie emergenze (escavatori, camion, spalaneve, ecc.).
In caso di allerta o emergenze varie collaborano a pieno titolo con il nostro sistema di Protezione Civile anche le stazioni CC di Barga e Fornaci oltre al corpo della polizia municipale.
La struttura della Protezione Civile comunale fa riferimento ad una struttura piramidale al cui vertice si trova la Regione Toscana.
Da quando ho avuto la delega di protezione civile siamo passati dalla situazione in cui la Protezione Civile comunale si attivava solo nel momento dell’emergenza ad una struttura permanente che anche nei cosiddetti “momenti di pace” esamina, studia e testa nuove forze e nuove soluzioni così da migliorare l’organizzazione e la disponibilità di uomini e mezzi essenziali in caso di calamità naturale; soprattutto per scongiurare danni alle persone.
Questo avviene anche ogni volta che si presenta una calamità o un’allerta di maltempo in cui si possono verificare sul campo eventuali lacune e problemi e da questi trarre l’esperienza per non ripetere l’errore.
Vorrei comunque ricordare che la Protezione Civile siamo tutti noi. Sono da undici anni impegnato in questo settore come amministratore e posso essere abbastanza orgoglioso della risposta che stanno dando i cittadini ogni qual volta si chiede la loro collaborazione.
Il piano comunale di protezione civile in caso di terremoti. Come siamo messi?
Il nostro piano, elaborato qualche anno fa, di fatto è superato dal piano intercomunale di protezione civile di cui è responsabile la Comunità Montana della Media Valle. In caso di un sisma di notevoli entità dobbiamo infatti poter contare su una struttura organizzativa esterna al territorio colpito dal sisma. In questo caso insomma, tutti i soccorsi, le varie attività e la gestione dell’emergenza sarebbero curate appunto dal Centro di Protezione Civile intercomunale gestito dalla Comunità Montana; una struttura davvero importante del cui progetto sono stato diretto promotore.
Il piano intercomunale viene aggiornato ogni anno e in questo momento è in corso un nuovo aggiornamento che si basa sulle indicazioni provenienti dai comuni di riferimento.
Per quanto riguarda il piano comunale questo risulta importante soprattutto per sismi di minore entità o altre calamità naturali.
Due fotografie del territorio e degli abitati del comune di Barga. La situazione per quanto riguarda il dissesto idrogeologico e quella per la sicurezza degli edifici.
Il nostro è un territorio montano e presenta problematiche in alcune zone dove sensibili a dissesti idrogeologici e dove sono presenti una serie di frane quiescenti (attive e che si innescano in caso di forti piogge).
Nonostante tutto il nostro territorio, con gli interventi fatti nel passato, ha dimostrato ultimamente una buona risposta e positiva è sempre stata la nostra risposta nella tempistica per la risoluzione dei danni verificatisi.
Per i terremoti dobbiamo considerare che i nostri centri storici sono le zone più critiche e che in caso di forte sisma qui si potrebbero incontrare i problemi di maggiore entità. Penso in particolare al centro storico di Barga che risale a prima del Medioevo.
Legato al centro storico di Barga è anche il problema della stabilità dei versanti del rio Fontanamaggio per il quale siamo ancora impegnati a fondo per trovare i finanziamenti che servono a realizzare l’intero intervento che costerà 13 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli abitati più recenti, sono soprattutto le costruzioni degli ultimi quindici anni a rispondere alle indicazioni di legge a livello nazionale.
E le scuole?
Nonostante gli interventi che sono stati fatti in questi anni, stiamo cercando di migliorare ancora e non è facile anche perché i parametri sono nuovamente cambiati con l’entrata in vigore della nuove legge sull’antisismica per quanto riguarda scuole ed edifici pubblici. Da parte nostra, così come in questi anni abbiamo investito tanto sulla sicurezza delle nostre scuole con numerosi interventi, cercheremo di rivedere e correggere tutte quelle situazioni che non rispondono ai nuovi parametri che sono sempre più restrittivi.
Si parla di una grossa esercitazione in Valle del Serchio che simulerà un grande sisma…
Si tratta di TEREX 2010 che è una esercitazione voluta con forza dalla Provincia di Lucca e dalla zona della Garfagnana per cercare di testare nuovamente l’esigenze che si vengono a creare con le nuove urbanizzazioni del territorio della Valle del Serchio e della piana e che si terrà non solo in provincia di Lucca, ma anche in altre provincie.
Parteciperanno i maggiori referenti della Protezione Civile nazionale ed internazionale.
Barga parteciperà a questa esercitazione come area limitrofa all’epicentro del sisma che sarà simulato a Piazza al Serchio e qualche esercitazione verrà fatta sul nostro territorio.
Questo servirà sicuramente a formare ed a fornire maggiore esperienza a tutti coloro che operano a vari livelli nella Protezione Civile, ma ad informare la popolazione sul cosa fare ad esempio in caso di terremoto chi ci pensa?
Nel 2004, quando presentammo il piano comunale di protezione civile, il Comune di Barga distribuì alla popolazione un pieghevole che forniva una serie di indicazioni e con i numeri di telefono da contattare in caso di emergenza.
A breve, vista anche l’esercitazione prevista a novembre, stiamo pensando di informare nuovamente la popolazione sui comportamenti da seguire e sulle strutture previste a supporto della cittadinanza sia dal piano comunale che da quello intercomunale.

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