Intervista con Corrado Cavani, candidato a sindaco per Coreglia

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In vista delle elezioni amministrative per il nuovo sindaco a Coreglia, presentiamo le interviste ai candidati a sindaco. Iniziamo con Corrado Cavani, candidato con la lista “Progetto Comune”.
Corrado Cavani è un imprenditore, uno di quelli che si è costruito il futuro da sé, così, dal nulla. Terzo di cinque fratelli, figlio di Domenico il “Menga” (allevatore bovino), frequenta le scuole solo fino alla quinta elementare perchè poi deve andare a lavorare, la guerra è da poco finita e i problemi sono tanti. A Filicaia inizia ad avere le sue prime esperienze murarie e piano-piano si fa largo in lui la passione per l’arte edile e la sua voglia di emergere, di creare qualcosa di grande. Già, qualcosa come un attività propria, nata quasi con incoscienza alla fine degli anni sessanta e che oggi è la Cavani Co.mo.ter. che ha varcato i confini provinciali e quelli nazionale con interventi in Libia e Argentina.
Corrado Cavani oggi ha sessantotto anni ed è il candidato sindaco di “Progetto Comune”. Chi glielo ha fatto fare di mettersi in politica a lei che si poteva godere un lauto riposo gli chiedo appena lo incontro nella sua sede “operativa” a Ghivizzano
“La mia candidatura nasce dalla volontà di dare voce alle innumerevoli richieste fatte da amici e rappresentanti della società non appartenenti ad alcun partito politico. Negli ultimi anni l’amministrazione del nostro Comune ha avuto un impressionante immobilismo, un regresso che ha provocato un drammatico impoverimento del nostro territorio in ogni ambito.” Allora cosa fare? “Il Comune di Coreglia ha tutte le potenzialità per risollevarsi dallo stato di decadenza in cui è finito. Dobbiamo però aprirci verso nuove sfide e opportunità.”

Belle parole… però quali sono queste opportunità, su cosa punterà l’amministrazione Cavani?
“Uno dei problemi più drammatici dei nostri giorni è la disoccupazione giovanile e stimolare la crescita economica è l’unica via per dare risposte concrete ai nostri figli. Dobbiamo puntare, sopratutto, sull’offerta turistica. Il nostro territorio rappresenta una ricchezza unica che dobbiamo saper sfruttare. Una cosa che, al contrario di altri comuni limitrofi, in questi anni non è stata fatta è quella del cosi detto “Albergo Diffuso”. Al fine di sviluppare l’intero territorio favoriremo la nascita di bed & breakfast, affittacamere o qualsiasi altra forma di ricezione. Anche perché dobbiamo capire che per una fabbrica non è conveniente stabilirsi qui poiché ha dei costi di trasporto non indifferenti a causa del collegamento stradale”

Vi definite apolitici, strana affermazione…
“E così, certo noi non siamo di sinistra, però al nostro interno ospitiamo varie opinioni. Abbiamo scritto il nostro programma insieme con una serie di incontri con la popolazione che hanno avuto un buon successo” Dietro Cavani c’è una gigantografia con la sua foto e, a caratteri cubitali, il suo numero con scritto “parla con me”. La chiamano in molti? “Si tantissimi anche se all’inizio la gente era un po’ timida e riservata”.

Mentre parla sfoglio un dépliant che mi ha gentilmente donato, ci sono i candidati, tutti con un sorriso smagliante. Facce conosciute si va dall’imprenditore, all’operaio, dall’ex poliziotto allo studente di ingegneria. Mi sorge una domanda spontanea: e le fasce deboli della società quelle per cui spesso le amministrazioni non hanno tempo, per questi cosa farà “Progetto Comune”?
“Abbiamo intenzione di creare due specifiche deleghe: una alla terza età e l’altra per i giovani. Inoltre, per esempio, vogliamo creare per le donne incinta e le madri appositi posti nei parcheggi delimitati dalla segnaletica rosa.”
E la sicurezza? “Dato l’aumento di furti anche nelle nostre zone vogliamo proporre un piano già in atto in un comune in provincia di Varese che si è ispirato al modello inglese di “Neighbourhood Watch” basato semplicemente sui rapporti di buon vicinato, si tratta di aiutarsi a vicenda come si faceva una volta e il compito del comune è quello di favorire la diffusione del buon vicinato”.

Lascio Cavani con una domanda: perché dovrei votare lei? Un attimo di silenzio poi mi dice: “perché sono una novità, non sono un politico ma un imprenditore che sa i problemi della gente!”

Commenti

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  1. MA CHI CI CREDE??…
    MI LASCIO TAGLIARE LA TESTA SE IL CAVANI HA DETTO QUESTE COSE IN UN’INTERVISTA… IL Neighbourhood Watch??!!!… MA DAI…. CHE POI BISOGNEREBBE CAPIRE COME FA IL COMUNE A favorire la diffusione del buon vicinato…CASO MAI GLIELE AVRA’ SCRITTE QUALCUNO…BASTA!!!!

  2. Andrea Salvoni


    un’alternativa c’è
    Basta l’ultima dichiarazione rilasciata in questa intervista a farmi sorridere: “perchè sono una novità, (?), non sono un politico ma un imprenditore che sa i problemi della gente!”. Un imprenditore che scende in politica… chi vi ricorda?! Ma certo, è lui, il “presidente-operaio”, il nostro bene amato Presidente del Consiglio. E’ sempre la solita storia, anche in Mediavalle: un imprenditore convinto di sapere cosa vuole la gente (magari compresi i cassintegrati, i precari, i pensionati…) si fa avanti nel panorama politico guardando alla cosa pubblica come a quel terreno da trattare con iniziativa imprenditoriale (…”non sono un politico ma un imprenditore”…). Niente di nuovo sotto il sole: la lista che guida il candidato Cavani è sostenuta dal Pdl, cioè da quella destra che in questi anni a livello nazionale ha fatto scempio dello stato sociale e ha calpestato lo stato di diritto (vedi l’indecente decreto salva-liste). Più curioso il caso del Partito Democratico; dimenticandosi l’ultimo rimasuglio della propria fisionomia politica, il Pd coreglino decide di allearsi con l’Udc, i cari vecchi democristiani, virando così pesantemente a destra e svendendo la qualità di un possibile programma alternativo a causa di quella arrogante ingordigia di voti che, a quanto pare, sono disposti a prendere da qualunque parte essi provengano. L’unica speranza rimane una ragazza di 22 anni, essa sì veramente nuova e pronta a cambiare la realtà del Comune di Coreglia; si chiama Angela Tolari, ed è la candidata della lista “Sinistra unita- Alternativa per Coreglia”, ed è l’unico, vero, voto utile per una politica amministrativa non più basata sul clientelismo ed il favoritismo, ma sulla trasparenza ed il servizio. Aspetto con impazienza la sua intervista sul Giornale di Barga, nel mentre, abitanti del comune di Coreglia, pensateci su.

  3. jacopo gramellini


    l’alternativa c’è??
    pare di capire dal commento di salvoni andrea che l’alternativa c’è, come egli scrive, a Coreglia, perché il Partito Democratico di Bersani non ha ritenuto di allearsi con la parte politica di sinistra ma bensì con l’Udc di Casini.Il miomodesto parere è che questo serva da lezione alle sinistre che ancora stanno dietro al Pd tanto da andarci insieme con la benedizione del Marcucci a bARGA. Cominciate a comportarvi da seri in ogni posto senza fare i bravi solo quando il Pd vi mette alla porta.Imparate.


  4. sanita’ a coreglia
    L inutile automedica che e’ al pps di Barga copre tutto il comune di Coreglia con tempi di intervento molto ma molto lunghi rispetto all ambulanza posta a fornaci..Come interverra’ il nuovo sindaco chiunque egli sia? Ricordo che il comune di coreglia ha un numero elevato di chiamate al 118..


  5. qualunquismo…viscerale…
    l’amico Gramellini a quanto pare ha il dono dell’onniscenza… tanta onniscenza da essere a conoscenza di tutti i passaggi, le consultazioni, le riunioni e gli approfondimenti che tutta la sinistra barghigiana (dai Verdi a Rifondazione) ha fatto in prossimità delle ultime lezioni comunali. Comunque sia, se non lo sapesse, credo sia meglio non inventarsi statisti-politologi così, alle 8.00 di mattina poi. “Imparate.” Certo che impariamo, dalle direttive di nessuno però, tantomeno dalle Sue, il cui tono da bar è tutt’altro che modesto e non apporta niente di costruttivo ma si nutre del mero gusto della polemica e della solita tiritera sulla svendita della sinistra ai poteri forti. Vecchia storia questa, noiosa. Dicevo che sì, siamo disposti ad imparare, ma da un’unica istanza regolatrice: la democrazia interna alle forze politiche di sinistra, le quali appunto, a Barga, di comune accordo e dopo una serie di consultazioni, hanno deciso di stringere un’alleanza di centrosinistra perchè questa si prospettava l’unica via possibile per fare qualcosa di concreto. Non si preoccupi, dunque, non facciamo i “bravi” con nessuno, e, se non ci crede, la prossima volta prenda in tempo la tessera di qualunque partito alla sinistra del Pd e venga a dire la sua su delle scelte che niente hanno di sbrigativo ed accomodante. L’unica benedizione che accettiamo è quella della volontà della maggioranza dei nostri iscritti, impari anche Lei, dunque, ad accettare le decisioni adottate dalla volontà dei più. Andrea Salvoni, Fornaci di Barga.

  6. Laura Romagnoli


    La mia opinione
    Da quando avevo diciotto anni fino ad oggi che ho superato gli “anta” ho sempre votato a sinistra prima per il Partito Comunista Italiano di Enrico Berlinguer e poi per Rifondazione Comunista dal 1992.Non ho mai avuto tessere perché ho sempre voluto mantenere la mia libertà di scegliere di volta in volta e perché il movimento delle donne mi ha insegnato a diffidare da strutture gerarchiche apparentemente democratiche e quasi sempre gestite e guidate da uomini che ripropongono in piccola scala guerre.Leggendo certi commenti così arroganti poco rispettosi delle idee degli altri e molto aggressivi mi rendo conto di aver fatto la scelta giusta forse una delle poche della mia vita anche se sono stata spesso criticata da altre compagne che avevano fatto scelte diverse.Io credo non ci si possa nascondere dietro un dito e cavarsela con battute e facili ironie su questioni molto serie.Negare che a Barga ci siano poteri forti non diversi da quelli che si imputano alla destra sebbene di diverso colore è negare l’evidenza e se lo si fa perché si sono stretti accordi si ha una doppia morale.Penso che ciascuno possa vedere quanta ipocrisia c’ è in tutto questo e quanta lontananza si sia creata così facendo tra le persone semplici e coloro che si ritengono più intelligenti e fanno ruotare tutto intorno a tessere a partiti e iscritti senza rendersi conto che la maggioranza delle persone sono fuori da quelle stanze.Ricordo con molta nostalgia amiche e compagne che dicevano che in certe stanze non c’è amore ma solo la stessa vilolenza del patriarcato sotto diversa forma, A distanza di tanti anni capisco che avevano ragione.


  7. per capire
    Si figuri, sig.ra Romagnoli, non mi ritengo assolutamente più intelligente di nessuno, e, se ho peccato di arroganza, è per il semplice fatto che non ci tengo a veder liquidati in due righe interi mesi di lavoro collettivo e di serio, proprio così, serio confronto politico. La scelta di stringere un’alleanza col Pd, lungi dall’essere una fusione a freddo, a mio avviso è stata presa a causa di necessità contingenti e dalla volontà, lo ripeto, condivisa, di poter fare qualcosa, nell’immediato. Comprendo, questa soluzione può scontentare tanti, e pure io, ne ero perplesso, ma era l’unica strada pragmaticamente percorribile. Il mio invito a prendere una tessera aveva solo un intento provocatorio: lungi da me identificare la Politica con il partitismo; volevo solo sottolineare che i momenti per palesare la propria opinione ci sono stati: nel periodo elettorale più volte sono stati pubblicizzati su giornali locali gli appuntamenti che come Sinistra barghigiana abbiamo organizzato per capire quali fossero le intenzioni del nostro elettorato comunale, e badi bene, sto parlando di elettorato, non di iscritti ai partiti. Infatti, fin dai tempi della lista Alternativa per Barga guidata da Regoli la quasi totalità dei candidati alla carica di consigliere non aveva tessera alcuna, e lungi da noi richiederla come prerogativa necessaria. Il medesimo procedimento di consultazione è stato adottato come le dicevo anche per queste ultime elezioni, cercando di contattare quelle “persone fuori dalle stanze”, quindi, nessuna “violenza patriarcale”. Con questo volevo dire semplicemente che democrazia c’è stata, interna ed esterna ai partiti, tutto qua.

  8. Laura Romagnoli


    Avevo già capito
    il suo precedente scritto signor Salvoni era già chiaro per me e non c’era bisogno di una spiegazione che mi dispiace ma non mi convince Il pregio dello scritto è che rimane e si può rileggere e ognuno può vedere quanto scritto da lei prima e dopo.Non ho interesse a fare botta e risposta perché lo trovo assai inutile.Mi impressiona però chi liquida in malo modo le opinioni seppur discutibili ed espresse come può di un altro e la presunzione di essere nel giusto accompagnata dal sottointeso che non esistono poteri forti a Barga presumo perché ci si allea la sinistra.é un doppiopesismo per me intollerabile ma sa io sono vecchia e questa è forse la nuova politica.

  9. Andrea Salvoni


    approssimazione…
    Sa, io invece ho solo poco più di vent’anni, ma, seppur mancando dell’affinamento dell’esperienza antica, le posso assicurare che la prossima volta “impareremo a sbagliare meglio”. Sono però convinto che la politica sia servizio e che tale servizio possa esplicarsi solo nel tentativo di un fare, il resto è tutto narcisimo identitario; ma d’altronde “è un elemento ineliminabile dell’umana fierezza credere che chi si è trascenda in grandezza e in importanza qualsiasi cosa si possa fare.” (Hannah Arendt, Vita activa).

  10. Laura Romagnoli


    davvero l’ultima
    continui o meglio continua vista l’età,se credi di essere nel giusto a dividere il mondo in chi fa e in chi esprime solo narcisismo identitario perché ha un punto di vista diverso.mi dispiace dirlo ma proprio quel tremendo milionario che governa il nostro disastrato paese ha detto più volte la stessa cosa:lui e chi lo circonda rappresenta la politica del fare tutti gli altri sono parolai inconcludenti.molti auguri con la speranza che tu possa prestare più ascolto a chi non la pensa come te.


  11. la mia idea
    Purtroppo il povero Voltaire è morto, e le sue belle parole “Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere” ormai non sono che una serie di sillabe stampate su qualche manuale scolastico, che a quanto vedo non tutti possiedono.La cosa che però mi rattrista molto è vedere tanto disfattismo e poca oggettività.Il Cavani non c’entra niente con Berlusconi, e sinceramente questo continuo attacco verso (l’ahimè) Presidente del Consiglio non fa che sottolineare un odio latente secondo me espresso in modo un po’ patetico. Perchè ogni volta si deve cadere in queste ovvietà? E perchè ogni volta queste critiche si fermano soltanto al Pdl? Non solo il giudice di nessuno e non mi interessa esserlo, ma cred che tanta arroganza, non sia costruttiva, credo che in un paese come questo non sia proprio fattibile criticare qualcuno elevandosi a maestro di integrità se poi non si vede, o non si vuole vedere il marciume della propria parte. Non mi dilungherò quindi nello spiegare che secondo me l’Italia viene continuamente violentata, sia a destra che a sinistra, sia adesso che prima ( e di esempi ce ne sarebbero molti, cito i 128 punti di Prodi votati da 4 milioni di italiani, di cui solo 12 applicati, oppure Mastella).Per quanto riguarda il Cavani penso che, non essendo mai stato sindaco di Coreglia, sia giusto giudicare successivamente in base al suo operato se vincerà, anzichè parlare in virtù di un bigottismo quasi sempre deleterio.Saluti Simone


  12. elezioni coreglia e altro…
    vedi caro simone, nel pieno rispetto della tua opinione, mi permetto di farti notare:1)da quando berlusconi è sceso in campo, senza entrare nel merito dell’operato dei suoi governi, niente è stato fatto (nè da destra nè da sinistra intendiamoci) per risolvere quella che a mio avviso è il suo peccato originale, e cioè l’enorme conflitto di interessi. in nessun paese al mondo infatti, a chi è proprietario, personalmente o attraverso la propria famiglia, di televisioni (gruppo Mediaset, e qui si aggiunga che quando la sua coalizione è al governo, esercita di fatto il controllo anche sulla rai), giornali (Il Giornale, Panorama), case editrici (la più gorssa in Italia, Mondadori) squadre di calcio (Milan), aziende di raccolta pubblicitaria (Publitalia, che raccoglie e gestisce introiti derivanti dalle più grandi industrie italiane ed estere), banche, assicurazioni (Mediolanum), e chi più ne ha più ne metta, sarebbe consentito di guidare il governo, proprio per il fondamentale quanto elementare principio che nella sua azione potrebbe capitargli di favorire i suoi interessi privati a discapito di quelli di altri soggetti. senza alcun odio quindi, invidia, o antiberlusconismo preconcetto, credo che questo vulnus (alla Minzolini) sia oggi più che mai da porre all’attenzione dell’opinione pubblica e da criticare.2)che cavani sia da accomunare a berlusconi, questo è da dimostrare… certo è difficile improvvisarsi paladini dell’interesse pubblico a settant’anni, e per di più con una lista che conta al proprio interno svariati dipendenti della propria azienda (berlusconi docet), e un programma che sembra più simile a quello di un’agenzia turistica (che tra l’altro è proprio tra le attività del gruppo Cavani, guarda il caso…), che a quello di un ente pubblico.detto questo, chi vivrà vedrà…


  13. sempre la mia opinione
    No forse mi sono spiegato male, cercherò quindi di essere più chiaro possibile: la mia non è stata una critica nei confronti della sinistra, è stata una critica nei confronti della mancata obiettività delle persone. Perchè va bene attaccare uno schieramento, chiamiamolo così, ma si dovrebbere essere oggettivi e riconoscere che lo stesso attaccamento al potere, e al dio denaro caratterizza anche la nostra parte. Poi per quanto mi riguarda io ormai non vedo distinzioni, quindi sono portato a condannare tutti.Per quanto concerne le comunali mi permetto di dire che nella lista del Cavani sono presenti diversi giovani che non credo proprio abbiano avuto a che fare con lui prima d’ora, quindi se non per 2 o 3 (non vorrei sbagliare) candidati credo sia errato dire che sono presenti svariati dipendenti.Inoltre il programma lo trovo abbastanza interessante, visto la creazione di un’isola ecologica, della messa in sicurezza, dell’assistenza agli anziani e del rifacimento di luoghi che sono sempre più lasciati a se stessi.Vorrei, invece, sapere quale potrebbe essere la giusta alternativa per un cittadino del comune di Coreglia? Una lista manipolata sempre dalle solite persone, che non hanno fatto niente per migliorare un po’ questi paesi o una lista dove il candidato a sindaco è una ragazza sconosciuta o semisconosciuta che molto probabilmente non sa nemmeno nel dettaglio quali possono essere i problemi di Calavorno, Piano di Coreglia e via dicendo?Poi questo è solo il mio modesto parere.Saluti Simone


  14. perché a Barga…
    Buonasera, vorrei rivolgere all’ufficio anagrafe di Barga ed a tutta la giunta una semplice domanda:- Perché come scrutatori e presidenti di seggio nel comune di Barga sono sempre nominati gli stessi da anni? Per legge non dovrebbero essere estratti a sorte ogni volta? Per quale strana legge matematica nel nostro comune vengono estratti sempre i soliti?Possibile che ci siano giovani come me che hanno fatto domanda e non sono mai stati chiamati? Possibile vedere persone adulte con un buon lavoro che sono sempre presenti ad ogni tornata elettorale, mentre giovani disoccupati a cui quei miseri soldi farebbero comodo, e che hanno fatto domanda, rimangono a casa?Per favore rispondete, perché questa domanda molti se la fanno e sarebbe l’ora avere una risposta!Grazie in anticipo


  15. Rif: perché a Barga…
    Bravo Simone, bella domanda …Ma non credo che riceverai risposte..


  16. La statistica e le sue “regole”
    Caro SImone, hai fatto proprio bene a mettere in evidenza questa verità… ed io voglio sottolinearla.A quanto pare, nel nostro comune, la statistica segue strane regole…La commissione elettorale (persone che sono al seggio, ad esclusione del segretario) è “sorteggiata” tra le persone che si sono iscritte alle liste… Ma allora perchè ci sono sempre gli stessi volti? Forse sono gli unici ad aver fatto domanda? (non mi risulta) O forse sono solo estremamente fortunati?Non so se qualcuno conosce la risposta a tale domanda…ma mi sentirei di suggerire a questa “èlite” di giocare al superenalotto!!!


  17. i soliti noti…
    Beh ma non ci vuole una grande perspicacia per rispondere a tale domanda, ci sono sempre le solite persone perchè sono esattamente quelle che hanno gli appoggi giusti; mi dispiace molto dirlo ma ormai in Italia si va avanti solo se si è amici di persone importanti o con molti soldi, perchè se anche hai un’intelligenza elevata ma scarse conoscenze non farai nemmeno un briciolo di strada nella maggior parte dei casi.Questo ovviamente non rapprensenta un grande incentivo per migliorere se stessi.

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