Un libro dedicato a don Piero nel primo aniversario della scomparsa
Un libro che nasce dall’affetto e dalla stima, che questo sacerdote ha saputo trasfondere con il suo operato di Servo di Dio con grande umiltà, con grande rispetto di tutti e di tutte le idee, ma anche con quella fermezza che gli proveniva dalla fede profonda nella Divina Provvidenza.
Questo è il sentimento che traspare dalla lettura delle numerose testimonianze che personalità della Chiesa, Confratelli, amici e collaboratori hanno voluto fissare nel ricordo di un personaggio che ha lasciato un segno indelebile nella vita di quanti hanno avuto il privilegio di condividere con Don Piero momenti del proprio vivere terreno.
“Spesso apprezzata e condivisa, altre volte non compresa oppure ostacolata, tutta la vita del prete è spesa nell’aiutare la gente, nell’andare incontro o semplicemente nell’ascoltare le altrui parole, ma anche questo ‘fare per gli altri’, è riconoscere in varie situazioni, quelle parole di Gesù: ‘L’avete fatto a me’ (cfr Mt 25, 40)”. Così, Mons. Stefano Serafini, attuale Proposto di Barga, nella sua Prefazione al libro, inquadra il personaggio “don Piero”.
Ma anche nello scritto presente a nome della Comunità di Barga, si sottolinea la qualità di questo prete “… che ha saputo dare queste prove. In silenziosa umiltà, ha operato per alleviare le sofferenze fisiche e morali di chi nella vita ha attraversato momenti di bisogno. Ha saputo parlare al cuore della gente con il cuore. Ha fatto più di quanto non abbia detto. Ha rispettato coloro che la pensavano in modo diverso dal suo e non ha mancato di operare anche per il loro bene. Ha saputo mantenete il giusto rapporto con le Autorità civili nel confronto delle quali non ha lesinato, quando richiesta, la sua collaborazione. È stato di sprone e d’aiuto a quanti hanno voluto cimentarsi nella vita associativa. Ha dimostrato che nella vita il dare appaga più che il ricevere. Ha vinto battaglie silenziose senza pretendere gratificazioni. Ha fatto di questi trentuno anni della sua vita barghigiana un momento di assoluta dedizione alla Chiesa e alla Comunità”.
Il Sindaco, prof. Umberto Sereni così chiude il suo ricordo su don Piero: “Passeranno gli anni, passerà il vento, passeranno le stelle, ma nella memoria dei barghigiani, fieri della loro storia, ci sarà sempre un posto per don Piero che a Barga ed alla sua gente ha voluto bene ed ha fatto un gran Bene”.
Mons. Alessandro Plotti, Arcivescovo di Pisa sino allo scorso mese di marzo, scrive di Mons. Piero Giannini queste parole: “Come lo ricordo? Era un prete vero, genuino, senza sovrastrutture, concreto, schivo, capace però dì rapporti umani profondi, di generosità autentica, di intuizioni pastorali creative e intelligenti. Ma soprattutto colpiva la sua capacità di stare con la gente, di condividere le ansie e le gioie di quel popolo che la Provvidenza gli aveva affidato, con un equilibrio, una sobrietà e, insieme, una serietà di comportamenti che innescava fiducia e affetto”.
Il nuovo Arcivescovo pisano, Mons. Giovanni Paolo Benotto, conclude così il suo scritto: “Che ad un anno di distanza dalla sua morte don Piero venga ricordato con affetto e grande riconoscenza è segno che, passato da questo mondo al Padre, il Proposto, in qualche modo è rimasto in famiglia, nella sua famiglia spirituale che è la sua Barga, alla quale, con il suo sorriso e con decisione ferma e insieme dolce continua ad indicare la strada della fedeltà a Gesù e al suo Vangelo nella gioia di appartenere alla Chiesa”.
Il libro contiene poi i ricordi di suoi Confratelli, da Mons. Danilo D’Angelo a don Silvio Baldisseri, da don Baldo Batini a don Lorenzo Angelini e al Cappuccino Padre Natale Cocci. Tutti hanno messo in evidenza le qualità pastorali del Proposto di Barga e la sua operatività nei confronti della Comunità di Barga così come hanno fatto il Diacono Moscardini e sua moglie Anna Maria, Ministro Straordinario della Comunione, suor Maria Flora Decimo e Anna Maria Talari-co, anch’essa Ministro Straordinario della Comunione.
Anche una lunga serie di persone che sono state vicine a don Piero hanno voluto ricordare i momenti più salienti della loro amicizia, della loro attiva collaborazione con questo sacerdote che Mons. Mario Conti, Arcivescovo di Glasgow, nel suo scritto definisce: “Era un grande don Piero. Grande sacerdote, grande uomo”.
Citiamo di seguito i loro nomi: Claudio Brega, Graziella Cosimini, Silvano Bertieri, Myrna Magrini, Anna Vigano, Gualtiero Pia che ha suggerito la realizzazione della pubblicazione, Enrico Cosimini, Antonio Corsi, Pier Giuliano Cecchi che ha voluto ricordare come il giorno e il mese della morte di don Piero coincidono con quelli del Beato Michele da Barga. Antonio Nardini ha ricostruito la storia dei Pievani e dei Proposti che hanno guidato la chiesa barghigiana dal 1390 ai nostri giorni.
Gli ultimi due scritti di Dario Giannini, fratello di don Piero, riportano invece la sua esperienza di parroco vissuta a Sommocolonia per oltre quattordici anni prima di essere nominato Proposto di Barga dall’allora Arcivescovo di Pisa Mons. Matteucci e note biografiche che parlano della sua vita a Minazzana, il piccolo paese dell’alta Versilia che gli ha dato i natali, della sua vocazione sacerdotale, del suo impegno pastorale, della conclusione della sua vita terrena.
La copertina del libro, con un apprezzato montaggio fotografico, mostra il sorridente volto di Mons. Giannini e sintetizza i luoghi che hanno segnato la sua vita. In alto il paese di Sommocolonia, al centro il millenario Duomo di Barga e, in basso, la canonica dove ha vissuto i suoi ultimi trentuno anni.
Il libro si chiude con una nutrita documentazione fotografica dei momenti salienti della vita di don Piero.
Per la pubblicazione hanno contribuito l’Arciconfraternita di Misericordia di Barga, la Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Banca del Monte di Lucca. La stampa è della Tipografia Gasperetti. Il libro non è in vendita, ma sarà ceduto a richiesta dietro libera offerta e il ricavato sarà destinato ai bisogni della Parrocchia Ruandese di Hyaga Hanga dove svolge la sua missione di Parroco Don Paulo Gahuto che i barghigiani hanno apprezzato nel periodo in cui è stato Cappellano presso l’ospedale San Francesco di Barga.
Nella foto la copertina del libro
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