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- di Redazione

Undici ragazzi

Sabato 14 dicembre a Barga si è tenuta la presentazione del libro di Paul Moscardini “Undici ragazzi” edito da Tralerighe. Un piacevole libro che racconta una storia di calcio, del calcio a Barga portato da Johnny Moscardini e dell’amicizia che questo sport ha saputo e sa riconoscere in coloro che lo vivono come  passione. Introdotto da Andrea Giannasi, alla presenza della sindaca Caterina Campani, il folto pubblico ha potuto conoscere perché amiamo o odiano così tanto il calcio. Un lungo viaggio nella storia di questo sport che poi i lettori ritrovano nell’introduzione di Andrea Giannasi nella quale scrive: “Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo, scriveva Pier Paolo Pasolini che amava il pallone e cercava il mistero che univa e divideva tanti amanti, spesso traditi. Non potevo non pensare a questa frase quando Paolo mi ha chiesto di introdurre questo suo nuovo libro. Io che, come tanti o forse tutti, ho le mie storie di calcio, non sfuggo…

- di Andrea Giannasi

A Barga con Paul Moscardini e il suo nuovo libro, sulla coinvolgente passione per il calcio

BARGA – Un libro che racconta la magia, la storia, che si ripete e si rinnova ad ogni stagione, di una squadra di calcio, proprio come la prima fatta da Johnny Moscardini a Barga, quando sul Fosso si davano calci al pallone. Sabato 14 dicembre a Barga alle ore 17,30 a Palazzo Pancrazi nell’aula consiliare, si terrà la presentazione del libro di Paul Moscardini “Undici ragazzi” (Tralerighe libri).   In questo libro Paul Moscardini ricostruisce la storia legata alla preparazione di una squadra di calcio pochi anni fa. Gli incontri, i vissuti, i ruoli, le partite, le vittorie e le sconfitte, ma soprattutto la grande passione per il gioco e per la condivisione dello sport. Tanti i protagonisti che oggi, con qualche anno in più, si possono riconoscere in quella magnifica – perché tutte le squadre di calcio sono magnifiche – avventura durata il tempo di una stagione, come una metafora della vita. Paul J. Moscardini è nato a Barga nel…

- 4 di Paul Moscardini

C’era un ragazzo…

Da bambini eravamo inseparabili. Abitavamo a pochi passi di distanza, nella Vecchia Barga, dentro Porta Macchiaia. Io venivo a Barga in vacanza e con Graziano passavamo l’estate insieme già da bambini. Suo nonno abitava in campagna, a Bugliano, e lui conosceva alla perfezione la geografia della zona e la dislocazione dei filari d’uva cogliona e del campo delle fragole. Per le castagne e il granturco sceglievamo invece le selve e i terreni intorno al cimitero, poi la sera accendevamo il fuoco per arrostire le pannocchie. Le mondine le faceva il suo babbo gli ultimi giorni di settembre, con la padella bucata nel camino di casa, e alla fine le spruzzava con del vino rosso. Le castagne del Baldo erano buone, ma significavano che l’estate era finita e bisognava tornare a Roma. Graziano era allegro e vivace, e affrontava la vita con un entusiasmo contagioso. Io andavo da lui per fare merenda o, la sera, a vedere in TV Giochi senza…