BARGA – Il nome non è tra i più edificanti, ma del resto il loro covo erano gli spazi di Largo Biondi, accanto al vespasiano che per tantissimi anni si è trovato qui… come se ne trovava uno in piazzale Matteotti, uno in via della Speranza ed uno sotto il ponte, ma questa è un’altra storia… Loro erano insomma i Cesso boys, i ragazzi del vespasiano. Un nome affibbiato dai più grandi… in particolare se non erro, dal Cesare Giannotti.
Erano gli anni ’80 ed allora si andava in giro coi Camperos ai piedi, i pantaloni larghi alle gambe, ma strettissimi e cortissimi alle caviglie, spesso comprati di seconda mano, i camicioni lunghi bianchi, i gilet, i maglioni dai disegni improbabili dentro i pantaloni… Si facevano le “festine” negli scantinati delle case, quella del Sodini in testa; si scorrazzava con le Vespe truccatissime o con macchine che, causa l’esiguità di denaro, appartenevano spesso all’archeologia industriale delle auto. Di soldi ce n’erano pochi ma di idee e di voglia di stare insieme era ricco quel mondo. E quel gruppo di amici tutto questo lo ha vissuto, passando più di qualche lustro insieme. Quasi come una famiglia.
I componenti erano tra gli altri: Giampiero Biagioni, Alessandro Adami, Luca Galeotti, Luca Mori, Marco Maggiolino Gonnella, Paolo Fluperi, Alessandro Collini, Marco Pellegrini l’africano, Cesare Lunardi, Nicola Lucherini, Nedo Lunardi, Marco Bondielli, Andrea Sacco, Mauro Giambastiani, Denis Cassai, Alessandro Rossi, Alessandro Sodini, Giampaolo Mattiello, Luca Galletti, Nadia Agostini, Marco Mencarini, Letizia Giovannetti, Paola Bertellotti, Ambra Gonnella, Andrea Mori e poi anche Paolo Rocchi che da poco ci ha lasciato, ma che rimane nel ricordo di tutti.
Per iniziativa del solito vulcanico Nedo, un gruppo ristretto con rispettive consorti (ma la speranza è che in futuro la partecipazione si allarghi), si è ritrovato al ristorante Al Barchetto sabato sera per una cena che, come per magia, ha riacceso antiche battute, risate, ricordi, condivisione di tutti quei momenti che hanno segnato l’adolescenza e poi l’ingresso nel mondo adulto di tutti questi ragazzi; consapevoli di aver vissuto anni bellissimi ed intensi quali sono stati quegli degli anni ’80 e ’90.
Una serata che è scorsa via in un baleno e che alla fine ha cancellato decenni e decenni di vita riportando tutti a quegli anni speciali.
L’idea come detto è di ritrovarsi e, come dice il Nedo (che va ringraziato per aver organizzato il tutto), molto prima che sia necessario ricorrere all’assistenza delle badanti…



nedo lunardi
8 Dicembre 2025 alle 15:39
Che altro aggiungere, hai detto tutto in modo encomiabile, bravissimo 👍