BARGA – Lunedì 24 novembre, alle 17.00, la Sala Colombo ospiterà un nuovo appuntamento del calendario accademico di Unitre Barga, dedicato a un piccolo gioiello della narrativa italiana dell’Ottocento: Un matrimonio in provincia di Marchesa Colombi. Sarà relatrice la professoressa Ave Marchi.
Il pubblico sarà accompagnato alla scoperta di questa straordinaria autrice, pseudonimo dietro cui si celava la giovane Maria Antonietta Torriani, novarese, nata nel 1846 e capace di conquistarsi spazio e autorevolezza nel mondo culturale dell’Italia da poco unita. Con Gente per Bene, il suo celebre galateo, contribuì a formare il comportamento e il gusto dei nuovi ceti medi del Paese, diventando un punto di riferimento per chi, in quegli anni, cercava di comprendere cosa significasse davvero essere “italiani”.
A Milano, dove sposò il fondatore del Corriere della Sera, Maria Torriani frequentò salotti progressisti, circoli d’avanguardia e ambienti imprenditoriali animati da desideri di rinnovamento. Fu una scrittrice prolifica: romanzi, racconti, libretti d’opera, lettere, recensioni. E se Benedetto Croce la apprezzò per i suoi vividi quadri sociali, è grazie a Natalia Ginzburg e Italo Calvino che, nel 1973, il suo romanzo più bello – Un matrimonio in provincia – tornò alla luce presso Einaudi, rivelando una voce femminile moderna, ironica, capace di osservare la società con acume e dolcezza.
Tra le sue tante opere vale la pena ricordare anche Giulia Modena, Dopo il caffè, L’Età del marito, Raccontini e commedie, Le gioie degli altri, La cartella n. 4.
A raccontare la Marchesa Colombi e il mondo che le ruota attorno sarà la professoressa Ave Marchi, che molti conoscono per il suo lungo impegno nella scuola e nella cultura del nostro territorio. Ex docente di italiano e latino al Liceo scientifico “Vallisneri” e poi Dirigente scolastico, la professoressa Marchi è stata presidente del CdA del Real Collegio ed è oggi presidente della Fondazione Paolo Cresci per la Storia dell’Emigrazione Italiana.
Da sempre attenta allo studio degli archivi scolastici – cui ha dedicato ricerche e pubblicazioni – ha firmato per i «Quaderni della Fondazione Cresci» lavori come Andavano alle figure con Canova e Donatello e Adamo Lucchesi – l’esplorazione del Gran Chaco e i suoi pionieri. Collabora inoltre con molte realtà culturali che si impegnano a offrire occasioni di crescita e approfondimento, soprattutto ai giovani.


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