BORGO A MOZZANO – E’ stata un’edizione del Premio Giovanni Ansaldo, la quarta, particolarmente partecipata e sentita dalla comunità: il premio, lo ricordiamo, viene assegnato ad una persona del territorio che si è distinta in vari campi della vita professionale e ha dato lustro al comune. Dopo i premi assegnati al prof. Antonio Marchetti, alla prof.ssa Patrizia Zavattari e al prof. Emiliano Frediani, per la quarta edizione è stato nominato un personaggio molto noto e amato da tutti, il medico Luca Lotti, pediatra del territorio comunale dal 2002. Un medico competente e sempre disponibile, che ha sempre messo le esigenze del prossimo davanti alla propria vita: in tanti oggi, tante famiglie, bambini di ieri e di oggi, hanno voluto partecipare per dire grazie a Luca in occasione della cerimonia di consegna del premio organizzata presso il convento di San Francesco da Sandra Menchini, vedova di Giovanni Ansaldo e curatrice dell’iniziativa, in collaborazione con la Misericordia di Borgo a Mozzano.
I vari interventi si sono intervallati ad alcuni brani suonati da Ilaria Brunini al pianoforte e Tommaso Valenti alla viola. Dopo il saluto del Governatore Gabriele Brunini che ha sottolineato la grande partecipazione della comunità e l’onore di ospitare un’iniziativa culturale che si sta ritagliando uno spazio importante, Sandra Menchini, con voce rotta dalla commozione, ha spiegato brevemente la genesi e il significato del Premio.
Anche il sindaco Patrizio Andreuccetti sottolinea la figura di Luca Lotti, un medico all’antica, un medico che ha sempre messo la salute dei pazienti davanti a tutto, sacrificando feste, ferie e impegni privati. Una sezione speciale del premio Ansaldo è stata riservata alla giovane laureata Aurora Formisano di Diecimo, laureatasi presso l’Università di Pisa con una tesi riguardante il Convento di San Francesco e la RSA, definito nel lavoro come un “ponte tra storia, cultura e cittadinanza attiva”. A presentarla, la direttrice della struttura, Lorena Mariani.
Ricevuto il premio Ansando, Luca Lotti, visibilmente commosso, ha raccontato la propria esperienza professionale nella medicina, prima come medico di ospedale e sulle ambulanze del 118, specializzandosi poi in emergenza pediatrica, avendo scelto, alla fine, l’ambito con cui entrare in contatto e aiutare i più fragili e indifesi, i bambini appunto.
Tantissime persone presenti, come detto, in particolare tanti bambini che hanno reso la giornata speciale. La giornata si è conclusa con un bel momento conviviale all’interno del chiostro del convento di San Francesco, servito da tanti giovani e giovanissimi volontari della locale Misericordia.


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