SAN PIETRO IN CAMPO – Si è concluso mercoledì 17 settembre con una giornata di raccolta e sfoglio del grano il ciclo di incontri “Il Formenton ottofile chicco d’oro dei Biagi”, progetto che ha animato per quattro mesi il Podere Ai Biagi di Barga ed anche gli ospiti della RSA Belvedere, gestita dal Gruppo Sereni Orizzonti.
L’iniziativa, nata dalla collaborazione sinergica tra il Podere Ai Biagi, Agri-care, l’Università della Terza Età Unitre Barga e altre associazioni locali, ha rappresentato un esempio virtuoso di come l’agricoltura possa diventare strumento di inclusione sociale e valorizzazione delle tradizioni territoriali.
Il progetto ha articolato la sua proposta in quattro appuntamenti tematici distribuiti da giugno a settembre, seguendo il naturale ciclo biologico della coltivazione del mais. Il primo incontro, svoltosi il 4 giugno, ha visto i partecipanti protagonisti della semina del granturco, momento fondamentale per comprendere l’avvio del processo agricolo. Il 2 luglio l’attenzione si è concentrata sui cenni botanici della pianta del mais, approfondendo gli aspetti scientifici e le peculiarità di questa coltivazione storica del territorio. L’incontro del 6 agosto ha invece offerto un workshop pratico sull’utilizzo della pannocchia fresca, valorizzando gli aspetti culinari e le tradizioni gastronomiche locali.
La giornata conclusiva di mercoledì 17 settembre ha rappresentato il coronamento del percorso: i partecipanti hanno potuto toccare con mano i frutti del loro lavoro, dedicandosi alla raccolta e allo sfoglio del grano, riscoprendo gesti antichi e il valore del lavoro agricolo.
Particolare attenzione è stata riservata all’accessibilità dell’iniziativa: Il Gruppo Volontari della Solidarietà ha messo a disposizione un furgone attrezzato per il trasporto degli ospiti della RSA Sereni Orizzonti fino al Podere, garantendo a tutti la possibilità di partecipare attivamente alla giornata, superando eventuali difficoltà logistiche.
“L’iniziativa “Il Formenton Ottofile Chicco d’oro dei Biagi” si configura come un modello innovativo di agricoltura sociale, che coniuga la valorizzazione delle produzioni locali con l’inclusione della terza età. Il successo del progetto apre la strada a possibili sviluppi futuri e alla replicabilità dell’esperienza in altri contesti territoriali” – ha detto anche Margherita Poli animatrice nella RSA – Ringraziamo di cuore nell’occasione anche l’associazione Bargascot e il sindaco Caterina Campani per la presenza insieme ai nostri ospiti”


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