Ventuno variazioni sul tema della Primavera di Botticelli. Ecco la visione di Kraczyna

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BARGA – Il centro storico di Barga è stato protagonista oggi dell’inaugurazione di due importanti mostre d’arte che qualificano non poco l’offerta culturale dell’estate barghigiana.

La prima è quella che ha realizzato un amico di lunga data di questo giornale, Swietlan Kraczyna.

Nella galleria inComune in via di Borgo  ha inaugurato oggi e resterà aperta sino al 24 agosto la mostra che presenta di Kraczyna le “21 variazioni sul tema de ‘La Primavera’ di Botticelli”. Una mostra che presenta non solo le opere, ma anche i motodi di creazione di quesri lavori, di cui Kraczyna, non appena inaugrata la mostra, ha dato una dimostrazione nel suo studio che sorge sempre in via di Borgo.

Il rapporto tra Barga l’artista incisore di fama internazionale non muta ormai da 52 anni, da quando, era il 1973,  per la prima volta, grazie ad Opera Barga, approdò nella cittadina questo artista che poi, come tanti artisti e personaggi di cultura, si è innamorato perdutamente di questa terra. Tanto da eleggerla a sua dimora del cuore dove trascorrere la stagione artistica estiva dal 1973 ad oggi.

Stagione estiva che ad ogni anno ci regala una sua importante esposizione nel cuore della cittadina.

La mostra aperta a Barga, è  una nuova edizione di una mostra già presentata nella cittadina trenta anni orsono, ma che soprattutto ha avuto successo a livello internazionale con esposizioni a Firenze, negli Stati Uniti, in Polonia e nella Repubblica Ceca.

Alcune delle opere di quella prima edizione tornano dunque in mostra, insieme ad altre “variazioni sul tema” di recente produzione dove Kraczyna ha voluto accostare le figure della primavera di Botticelli ai fiori che vedeva fuori dalla sua casa a Firenze.

Le opere di Kraczyna si possono trovare in raccolte private e gallerie di tutto il mondo, nonché nella collezione dei disegni e stampe degli Uffizi. Padre dell’incisione a colori su più lastre, Kraczyna ha tenuto corsi nelle scuole e nelle università, tra cui il seminario intensivo che per venticinque anni ha animato l’estate barghigiana.

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