Tradizioni e cambiamento secondo Keane. Ecco la mostra

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BARGA – Quarant’anni documentando tradizione e cambiamento. E’ senza dubbio la storia di un grande artista che a Barga, arrivando in sidecar dal mondo più che dalla Gran Bretagna dove un tempo viveva, ha trovato la sua patria elettiva circa quarant’anni fa. Lui che aveva girato tanti luoghi dell’Europa, come artista, saltimbanco, mangiafuoco, da allora non se n’è più andato. Chi ha qualche anno in più sulle spalle ricorderà ancora i suoi ombrelli colorati, con le facce sorridenti o tristi di clown posizionati lungo la strada di Fondovalle, verso Castelnuovo….

Poco dopo il suo arrivo nella Valle dopo il comune di Fosciandora Keane approdò a Barga e da allora, con le sue tele, i suoi lavori, ed anche con la sua rivista online Barganews.com (la prima nata in provincia nel lontano 1996) ricca delle sue foto mai banali e sempre più profonde e dense di significato, documenta le tradizioni di questi luoghi, ma anche il cambiamento; che cosa è ambiato in soli pochi anni rispetto ad una civiltà contadina e ad un luogo dagli antichi costumi che va a passi spediti verso un futuro di cambiamento.

Lo ha fatto con i suoi pennati, con le vanghe, vecchi attrezzi di quotidiano uso contadino di cui si sta perdendo il significato, lo ha fatto con le “mutande di Barga” appese ai fili fuori dalle finestre, con le immagini dei fiori di plastica delle mestaine, con il torrente Corsonna, riflettendo su quello che ha significato per le genti del passato e per quello che è oggi. Ma lo ha fatto interrogandosi anche su alcuni aspetti di arte e bellezza, come le quasi misteriose formelle che adornano gli esterni del Millenario Duomo di Barga.

Ebbene tutto questo e molto altro che l’artista ha documentato in quarant’anni di presenza, ora è possibile riassumerlo in una interessante mostra che sabato 23 agosto alle 18 apre i battenti alla Fondazione Ricci di Barga a cui va dato il merito di aver posto l’accento e l’attenzione su un artista che fa parte a pieno titolo della stori artistica contemporanea più bella di Barga. Di ui a volte, vivendo in mezzo a noi, ci si dimentica la notevole importanza, ma che comunque c’è.

“40 years Documenting Tradition and Change” è il titolo della personale di Keane, artista irlandese che ormai si sente forse più di Barga.

L’esposizione  esplora quattro decenni di lavoro in Italia di un artista che sfida i confini convenzionali in continuo dialogo con l’anima e le manifestazioni di Barga.

“Keane – spiega Frank Viviano, autore dei testi che accompagnano la mostra – è prima di tutto un pittore e fotografo completo, con un’intuizione innata per il potere narrativo del colore e della composizione. Ma è anche il fondatore e webmaster di una pionieristica pubblicazione comunitaria online, oltre che un pellegrino instancabile nei reami arcani della storia, dell’antropologia e dell’archeologia. Il risultato complessivo è un ritratto della sua patria adottiva, così ricco di sfumature da meritare un riconoscimento straordinario. Se l’identità artistica di Keane è inseparabile dal suo lungo e intenso rapporto con Barga, è altrettanto vero che l’attuale straordinaria atmosfera creativa di Barga sarebbe quasi inimmaginabile senza Keane. Il tema centrale di questa collaborazione è il destino della tradizione sotto i venti impetuosi del cambiamento”.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Ricci di Barga con il patrocinio del Comune di Barga, dell’Istituto Storico Lucchese sezione di Barga, di Unitre Barga e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

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