Una traversata epica sulle Alpi Apuane: la prima volta del CAI di Castelnuovo Garfagnana.

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APUANE – Tre giorni, zaini in spalla, creste aguzze, fatica, sudore e sorrisi. È stata un’avventura intensa e indimenticabile quella vissuta il 3, 4, 5 luglio dal gruppo della sezione CAI di Castelnuovo di Garfagnana, che per la prima volta nella sua storia ha portato a termine una traversata completa delle Alpi Apuane, da Orto di Donna al Rifugio Matanna. Un’impresa collettiva che ha segnato un momento importante per la sezione e per ciascuno dei partecipanti.

Sono partiti in quindici da Orto di Donna, pronti ad affrontare le asperità del territorio apuano. Il primo giorno si è concluso con il gruppo ancora compatto, in cammino tra panorami mozzafiato e sentieri che si snodano tra le rocce e la storia.

La mattina del secondo giorno, tre compagni hanno dovuto interrompere il cammino. Una giovane escursionista, solitamente forte e instancabile, ha accusato dolori ai piedi che le hanno impedito di proseguire. E poi padre e figlio, venuti da Firenze per vivere insieme questa esperienza: il figlio aveva regalato la traversata al padre per il suo compleanno, un gesto carico di significato. Il padre, pellegrino di lunga esperienza con la sua treccia al pizzetto e lo sguardo profondo di chi ha camminato molto, ha dovuto fermarsi a causa di dolori muscolari.

Anche se non hanno raggiunto la meta finale, sono rimasti con il gruppo con il cuore e con la mente: hanno continuato a seguire l’avventura con affetto e partecipazione, mandando messaggi pieni di sostegno e dispiacere per non poter essere lì. La loro presenza, anche a distanza, è stata sentita da tutti.

La seconda giornata si è rivelata la più impegnativa, complice il caldo opprimente. Dopo aver raggiunto la vetta del Monte Altissimo e il passo di Fociomboli, il gruppo si è diviso: una parte ha proseguito verso il Rifugio Del Freo, punto di arrivo previsto, mentre un secondo gruppo ha compiuto l’ascesa al Monte Corchia, ricongiungendosi poi ai compagni al rifugio.

Il terzo giorno è iniziato con un’altra sfida: la salita alla Pania della Croce, regina delle Apuane. Gambe stanche, fiato corto, ma una determinazione che ha avuto la meglio su tutto. Poi l’inconfondibile sagoma del Monte Forato, con il suo arco naturale, e infine l’approdo al Rifugio Matanna, conclusione perfetta di un cammino memorabile.

Tra i partecipanti anche volti meno abituati alla montagna, ma capaci di grandi imprese: una ragazza poco allenata ai dislivelli, che ha affrontato ogni metro con una forza d’animo straordinaria, e un’altra che temeva l’esposizione, ma ha saputo affrontare ogni tratto impegnativo grazie al sostegno del gruppo e alla propria determinazione.

“In montagna si creano legami autentici”, ha raccontato uno degli accompagnatori. “Si condivide la fatica, si dividono i pesi, ci si dà forza a vicenda. Non è solo camminare: è vivere qualcosa insieme che lascia il segno.”

Per la sezione CAI di Castelnuovo di Garfagnana si è trattato di un banco di prova importante, affrontato con organizzazione, attenzione alla sicurezza e spirito di squadra. Un’impresa che apre la strada a nuove iniziative e che ha dimostrato come, con la giusta guida e la motivazione giusta, anche le sfide più impegnative possano essere vinte.

Un’esperienza che resterà impressa nei cuori di chi c’era.
E anche, perché no, nei muscoli, almeno per qualche giorno.

Commenti

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  1. Giovanni Faggioni


    Un applauso convinto agli amici garfagnini da parte di un socio del CAI di Carrara.

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