Meraviglioso amore

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Di oggi restano cose tristi e cose buffe, occhi sconosciuti che mi leggono e danno consistenza alla vanità delle mie parole, giochi e trucchi, familiarità, estraneità, distanza. 

Resta la voglia di correre, scorrere, tornare nel grembo di mia madre, essere fiume e diventare mare, essere mare e farmi oceano, afferrare i ricordi e farne nodi, trecce di bambina.
Ho gli occhi stanchi di sempre, ma stasera non mi guardo, lascio che siano altro da me, rovi o fuochi, pozzanghere o nuvole. Lascio che attraversino il fango e le lacrime e mi lascio prendere per mano da Maria Grazia Forli e così entro a piedi nudi e cuore scalzo tra le pagine di due libri preziosi che ci restituiscono la storia, ma non la vita di Vanessa, vittima di femminicidio nel 2009. Ci sono madri che nascondono nel sangue il coraggio del cielo e della terra, la forza del fuoco e del vento.
Maria Grazia è pietra che si lascia levigare dal vento del ricordo, ma sa essere tuono che avvisa, saetta e tempesta. Vanessa abita il cuore di un’intera comunità, la mamma testimonia, ricorda, trema e resiste e io da qui la ringrazio per il coraggio che ci insegna, per la tenerezza a cui non rinuncia.

 

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