Ci sono giorni in cui la mia vita è semplice, facile e a me sembra bella, anche se forse non lo è. Certo non è speciale la mia vita, perché è piuttosto banale e prevedibile, come per la maggior parte della gente. Eppure a volte sembra brillare. Oggi forse perché ho pensato a persone belle e lontane e che vedrò presto o forse perché ho ricevuto un messaggio affettuoso, forse perché sto asciugando i capelli al sole, chissà perché oggi la mia vita mi sembra bella. A dispetto del mondo che fa la guerra, qui la vita sembra semplice. Non so esattamente perché oggi mi illudo di avere uno sguardo più limpido sulla realtà, non so neppure se la realtà sia poi così concreta e oggettiva. Più che oggettiva, la mia è soggettiva, recito sempre a soggetto.
Non ho niente da dichiarare oggi, se non la mia incoscienza;
la mia maldestra arte d’amare;
il mio nome sibilante;
il desiderio perverso di fare la differenza;
l’audacia bastarda di esprimere bisogni elementari; l’elementare istinto di madre;
l’istintiva difesa della mia pelle ruvida dal graffio del tempo e dal disamore;
l’amore incustodito e dato in pasto ai lupi;
l’amore testardo protetto nel ventre;
l’amore sconosciuto nascosto fra i capelli;
il dolore a cui mi sottraggo;
la fortuna che conservo sotto coperta;
la tenerezza che accompagna i miei giorni.
La tenerezza
fa lievitare il pane
trasforma il sasso
inventa la parola.
Con cuore tenero
oggi sarò altro da me:
lieve nuvola bianca;
ombra nella canicola;
perduta carezza di madre.
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