Ricorre il 7 gennaio l’anniversario dell’adozione del Tricolore.
La sua nascita è un po’ controversa, ma interessante…
Il sito del Quirinale riporta che avviene a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 ad opera del Deputato Giuseppe Compagnoni, durante la seduta del Parlamento della nuova Repubblica Cispadana …” si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti“. In realtà il modello di Tricolore, il taglio, la scelta dei colori e la cucitura erano state ideate e realizzateprecedentemente da Luigi Zamboni, uno studente dell’Alma Mater di Bologna e da Giovanni Battista De Rolandis, un patriota astigiano, durante uno dei tanti moti insurrezionali bolognesi ( andato male…). “Il 16 luglio 1789 il rosso ed il turchino, colori della città di Parigi, erano decretati colori nazionali; ad essi univasi il bianco in onore del re, e così componevasi la bandiera di Francia. Noi al bianco ed al rosso, colori della nostra Bologna, uniamo il verde, in segno della speranza che tutto il popolo italiano segua la rivoluzione nazionale da noi iniziata, che cancelli que‘ confini segnati dalla tirannide forestiera”. Quindi il7 gennaio si festeggia quella che in effetti è la decisione del Parlamento Cispadano di “adottare” il Tricolore.
Il motivo della presenza dei tre colori è semplice: la affascinante e presente ideologia giacobina degli anni successivi al 1790. Napoleone stesso detta al Direttorio i colori del “Bessillo di Guerra” della costituenda “Legione Lombarda” che affianca l’Armata d’Italia: «[…] les couleurs nationales qu’ils ont adoptésont le vert, le blanc et le rouge. […]»
Mazzini adotta quindi questa bandiera come emblema della Giovine Italia, inserendovi le parole “Unione, Forza, Libertà,” da una parte; dall’altra “Libertà Uguaglianza” e invertendo la posizione delle bande; da verticali a orizzontali
Un esemplare simile di questo Tricolore è stato confezionato e utilizzato nel 1831 per una breve ribellione a Pieve Fosciana (LU) contro gli Estensi. Ha una storia interessante, e la racconta con precisione e dovizia il Prof. Umberto Sereni nel bel libro “Per L’Italia giusta”. Ed. Maria Pacini FAZZI.
Venne chiamata la “rivolta del Tricolore”. Durò tre giorni. Ma ormai il seme era stato gettato, e anche la bandiera. Che venne conservata e ritornò fuori successivamente.
Anche i vari esercito locali italiani, che affiancavano l’Armata d’Italia di Napoleone, adottarono degli stendardi più o meno simili. Il Tricolore sventola nelle Cinque Giornate di Milano nel’48.
La simbologia dei colori scelti è incerta; i più concordano nel ritenere che il verde è da sempre un colore che indica libertà e uguaglianza, i valori fondanti l’Unità d’Italia. Il bianco è simbolo di fede, e il rosso è il colore dell’amore.
Esistono anche altre interpretazioni un poco più …romantiche ma non documentate, quali ad esempio il luogo comune secondo il quale il verde sarebbe legato al colore dei prati e della macchia mediterranea, il bianco a quello delle nevi delle Alpi e delle montagne italiane e il rosso al sangue versato dai soldati italiani in guerra. Secondo altre congetture non fondate, il verde sarebbe un tributo che Napoleone Bonaparte avrebbe voluto fare alla sua “verde” Corsica, dove nacque…
A Lucca, presso il Museo del Risorgimento in Cortile degli Svizzeri è conservato un altro bellissimo esemplare di Tricolore risalente al 1821 ( pare…) a bande diseguali, ma già verticali, con la scritta centrale Italia libera Dio lo vuole.
Successivamente il Risorgimento sancisce la attuale composizione del Tricolore quasi definitiva. Già nello stesso Canto degli Italiani del 1847, che verrà assunto poi a Inno Nazionale, Goffredo Mameli riporta la strofa “Raccolgaci un’unica bandiera, una speme”, dove è chiaro il riferimento alla funzione del Tricolore di unificare, raccogliere, dare speranza.
Giusto per rimarcare chi teneva il timone della faccenda…
L’ 11 aprile 1864 Giuseppe Garibaldi fu invitato nel Regno Unito; il treno che lo conduceva dal porto di Southampton a Londra,inalberava un grandissimo Tricolore!
Durante la Grande Guerra il Tricolore fu utilizzato massivamente dalla stampa nazionale, sia all’inizio che alla fine del conflitto.
E ancora è un Ardito di Lucca, il Sottotenente Dario Vitali classe ‘99, Alfiere del IX Reparto d’Assalto, che il 25 ottobre 1918 sul Monte Asolone e al Col della Beretta si guadagna una Medaglia d’Oro al Valor Militare perdendo un occhio in combattimento, ma tenendo bel saldo il Tricolore.
…”in un fierissimo combattimento fece sventolare alto il tricolore alla testa della prima ondata, infiammando ed entusiasmando i soldati”…
Il Tricolore ancora avvolge le bare degli undici caduti ignoti nella cattedrale di Aquileia, dove Maria Bergamas sceglierà il Milite Ignoto.
Il 3 novembre 1918 il Generale Diaz informa ( con un incredibile errore di ortografia) il Comando Supremo a Roma che …il Tricolore sventola sul Castello del Buon Consiglio di Trento, dove sono stati impiccati Cesare Battisti e Fabio Filzi. Per inciso il 14°Reggimento Cavalleggeri che libera Trento e issa il Tricolore è partito da Lucca!
La legge nr. 2264 del 22 dicembre 1925, sancisce definitivamente modelli colori e forme della Bandiera di Stato. Nel ‘46 con il passaggio alla forma repubblicana, verrà tolto dal bianco lo stemma Sabaudo ( mi pareva il minimo…)
La decisione viene ratificata il 24 marzo del 1947 quando l’Assemblea Costituente inserisce nella Costituzione Italiana l’art.12 che recita: “ «La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.» (Art. 12 della Costituzione della Repubblica Italiana). Nessuna scritta, motto, titolo è ammesso all’interno del bianco.
Solo la Marina Militare, autorizzata con Decreto del Capo dello Stato Enrico De Nicola, nr. 275 del 29 Novembre 1947, può issare sulle navi la Bandiera navale della Marina Militare costituita dal Tricolore con l’emblema araldico della quattro repubbliche marinare ( Venezia, Genova, Pisa e Amalfi) sormontato da una corona turrita e rostrata; questo fu deciso per evitare la forte somiglianza con la bandiera messicana. La Marina Mercantile porta la stessa bandiera, con stemma centrale senza la corona sopra.
Nel 2006 la Presidenza del Consiglio del Ministri, per evitare eccessivi personalismi “cromatici” “codificò” con esattezza, secondo il codice Pantone, i tre colori in maniera inequivocabile e le dimensioni delle bande che devono essere in rapporto 3:2.
Il Tricolore, assieme all’Inno Nazionale, all’Altare della Patria, all’emblema della Ruota dentata, e allo Stendardo Presidenziale è uno dei Simboli della Repubblica Italiana.
Sul torrino del Quirinale il Tricolore sventola la più alta su tutte le altre bandiere.
La Bandiera di Guerra di un Reparto militare riceve da tutti gli onori e si inchina solo al Capo dello Stato, Autorità suprema.
Nelle caserme tutti i giorni l’Alza Bandiera viene salutata dall’Inno Nazionale.
Durante la cerimonia dell’Ammainabandiera sulle navi militari il personale si scopre il capo in segno di rispetto, e la bandiera che scende non deve mai toccare la coperta della nave.
Nei reparti militari è gelosamente conservata e sorvegliata nell’ufficio del Comandante.
Il personale militare che viene trasferito la saluta con rispetto.
I Sindaci e i Funzionari di PS portano la fascia Tricolore sulla spalla destra con il verde verso il collo.
Le Frecce Tricolori sorvolano l’Altare della patria componendo il Tricolore.
Lascia un commento