Puccini e Pascoli, a Fornaci presentato il libro di Cecchi

-

FORNACI – Ieri sera, presso la biblioteca Degli Incartati a Fornaci di Barga, Pier Giuliano Cecchi grande conoscitore ed appassionato della storia del nostro territorio e dei suoi protagonisti, coadiuvato dal Maestro Massimo Salotti e dalla Dott.ssa Sara Moscardini, ci ha presentato il libro da lui scritto in occasione del centenario della morte del grande compositore lucchese Giacomo Puccini; in particolare il suo rapporto di stima ed amicizia con il poeta Giovanni Pascoli.
“Puccini e Pascoli tra la fine del XIX secolo e la morte del poeta” è una ricerca in evoluzione e prende le mosse da un lavoro che Pier Giuliano aveva iniziato già nel 1984 e successivamente nel 1993. È una “raccolta” ma non solo di lettere, cartoline ed altro che l’autore ha ricercato presso l’archivio di Casa Pascoli e che denotano “non una semplice amicizia ma un legame tessuto di fili invisibili, in cui ognuno riconosce nell’altro un riflesso del proprio animo, quasi una voce specchiata. Due viaggiatori silenziosi, ognuno per conto proprio, eppure destinati ad incrociare lo stesso sentiero” così scrive il Maestro Salotti in prefazione del libro.
Pascoli poeta delle cose minute, la sua poesia è una porta aperta su un tempo sospeso. C’è in Lui una malinconia discreta e nei suoi versi si percepisce una musica sommersa che sa raggiungere le corde più profonde di chi ascolta.
Puccini, dal canto suo, dà voce alle emozioni, sa raccontare ciò che le parole non riescono a dire e, forse, nella sua anima inquieta senti’ l’assenza di una scrittura che Pascoli, con la sua scrittura così vicina alla musica, avrebbe potuto colmare.
Nelle occasioni in cui si incontrarono sul Colle di Caprona a Castelvecchio dove Pascoli viveva, o attraverso le lettere, non ci furono discorsi eclatanti ma una conversazione fatta di comprensione naturale che nasceva dalla consapevolezza di essere entrambi esploratori dello stesso mistero: l’animo umano.
Ma, come a volte accade nei destini intrecciati, le strade rimangono parallele senza fondersi mai del tutto. Così fu per loro, quel legame profondo rimase sospeso, incompiuto, come una melodia interrotta.
Eppure, come ha spiegato la Dott.ssa Moscardini anche lei curatrice di un intervento nel libro, diverse furono le occasioni d’incontro personale ed epistolare tra questi due grandi personaggi.
Puccini è venuto a Castelvecchio ed a Barga, conosceva i nostri luoghi e li frequentava. Quando ebbe il famoso incidente in automobile che lo costrinse a letto per alcuni mesi pavento’ la ricerca di una casina dove trascorrere la convalescenza a Barga vicino al “suo” poeta.
Due amici accomunati da una straordinaria vocazione alla modernità: Puccini è stato il piu innovativo tra i compositori come Pascoli è stato, in Italia, padre della poesia contemporanea.
Il libro si fregia anche di un intervento della Sindaca del Comume di Barga Dott.ssa Caterina Campani e del direttivo di UNITRE Barga, presente ieri sera nella persona della presidente Sonia Ercolini.
Durante la serata Massimo ci ha fatto ascoltare alcune arie di Puccini tra cui l’ultima che il maestro scrisse prima di morire tratta dalla Turandot.
Bellissima la frase di Paulo Coelho riportata nella prima pagina e nel retro copertina:
“Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano”.
Grazie a tutti per la bella serata.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.